Fed e dati macro continuano ad appesantire Wall Street, partenza ancora in rosso
Avvio in netto calo per Wall Street, con il Dow Jones a -1,9%, l’S&P500 a -2,1% e il Nasdaq a -2,4%, all’indomani della riunione della Federal Reserve che ha alzato i tassi di 50 punti base, come da attese, portandoli nel range 4,25-4,5%.
Il presidente Jerome Powell ha sottolineato che resta molta strada da percorrere per riportare sotto controllo l’inflazione e ha allontanato le ipotesi di un taglio al costo del denaro il prossimo anno, lasciando aperta la strada ad un altro ritocco da mezzo punto percentuale nel meeting di febbraio.
Inoltre, dalle proiezioni dei funzionari del Fomc è emerso un tasso terminale nel 2023 nel range 5,0-5,25%, un livello superiore a quanto indicato in precedenza e alle stime del mercato.
Focus anche sugli ultimi dati macro, che evidenziano un calo delle vendite al dettaglio (-0,6% su base mensile contro una stima di -0,1%) e della produzione industriale (-0,2%) a novembre, ma anche richieste settimanali di disoccupazione in diminuzione di 20 mila unità a 211 mila, a sottolineare la resilienza del mercato del lavoro in un contesto di indebolimento dell’economia.
Non solo la Fed, ma anche la Bce e la Bank of England hanno alzato i tassi di 50 punti base, segnalando ulteriori aumenti.
Sul fronte delle valute, l’euro/dollaro si rafforza in area 1,07 mentre fra le materie prime arretra il petrolio con il Wti a 76,25 dollari.