Avvio in rosso per Wall Street dopo i dati macro, giù Micron e CarMax
Partenza negativa per Wall Street dopo alcuni dati che confermano la resilienza dell’economia statunitense, alimentando i timori di una Fed ancora restrittiva per lungo tempo.
Dopo pochi minuti di scambi l’S&P 500 cede lo 1,3% a 3.829 punti, il Dow Jones segna un calo più moderato dello 0,9% mentre il Nasdaq Composite perde l’1,8% a quota 10.510 punti.
Sull’obbligazionario il rendimento del Treasury decennale sale leggermente a quota 3,68% mentre il biennale, più sensibile alla politica monetaria, aumenta al 4,26%.
Il Pil statunitense del terzo trimestre è stato rivisto al rialzo al +3,2%, rispetto al +2,9% della seconda lettura. Inoltre, le spese per consumi sono salite del 2,3% (da +1,7% della seconda stima) e la componente core dell’indice dei prezzi al consumo personali (PCE – il parametro preferito dalla Fed per monitorare il trend dell’inflazione) è stata rivista al rialzo a +4,7%, a fronte del +4,6% precedentemente riportato.
Anche il mercato del lavoro continua a evidenziare una certa solidità, con le richieste di disoccupazione iniziali che aumentano meno del previsto (216.000 unità contro 222 mila stimate).
Dati che hanno innervosito i mercati, alla ricerca di segnali di rallentamento della crescita e dunque dell’inflazione.
Tra i singoli titoli arretra il produttore di chip Micron Technology (-3,2%), dopo la diffusione dei conti relativi al primo trimestre fiscale del 2023 e l’annuncio di un piano di ristrutturazione. La società ha anche previsto una perdita per azione più alta, nel trimestre in corso, di quanto precedentemente atteso.
Crolla il rivenditore di veicoli CarMax (-9,6%) dopo aver riportato guadagni inferiori alle attese, incrementando le preoccupazioni per il mercato delle auto usate negli Stati Uniti.