Tassi e Fed, inflazione Usa continua a scendere: indice CPI rallenta da +7,1% a +6,5%. La reazione dei mercati
L’inflazione made in Usa continua a scendere, a conferma del fatto che la carrellata di rialzi dei tassi lanciata dalla Fed di Jerome Powell sta facendo sentire i suoi effetti. Nel mese di dicembre, l’indice dei prezzi al consumo degli Stati Uniti ha rallentato ulteriormente il passo, salendo del 6,5% su base annua, rispetto al +7,1% del mese precedente. Il dato è stato pressocché in linea con le attese, visto che gli analisti intervistati da Bloomberg avevano previsto un indice dei prezzi al consumo CPI headline in crescita del 6,6% su base annua. Su base mensile, l’inflazione è scesa dello 0,1% su base mensile, più del trend piatto atteso.
L’inflazione core degli Stati Uniti, ovvero l’inflazione depurata dalle componenti più volatili rappresentate dai prezzi dei beni energetici ed energetici, è salita su base mensile dello 0,3%, come da attese, ma in accelerazione rispetto al +0,2% m/m di novembre, mentre su base annua ha rallentato il passo dal 6% al 5,7%, come da attese.
I futures sugli indici azionari Usa accelerano al rialzo: alle 14.35 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones salgono di oltre 145 punti (+0,43%), i futures sullo S&P 500 avanzano dello 0,53%, quelli sul Nasdaq dello 0,57%. I tassi dei Treasuries Usa a 10 anni scendono sotto la soglia del 3,5%, al 3,48%, mentre i tassi a due anni arretrano al 4,16%.