Milano, mercato immobiliare da record. E la gente va in provincia
Brilla a Milano il mercato immobiliare: i prezzi delle abitazioni sono cresciuti più che in qualsiasi altra piazza italiana.
Il capoluogo lombardo è arrivato a diventare la metropoli più costosa della penisola.
Secondo i dati dell’Ufficio Studi Tecnocasa, i prezzi medi dell’usato sono arrivati a superare i 4.000 euro al metro quadrato.
In termini percentuali, i prezzi delle case, nel periodo compreso tra il 2017 ed il 2022, sono aumentati del 43,2%, situazione che, nel corso degli ultimi anni, ha comportato un vero e proprio spostamento centrifugo della popolazione, che si è spostata verso l’esterno della città, incentivata anche dalla pandemia.
Mercato immobiliare, Milano una città da record
Il mercato immobiliare a Milano continua a brillare e a confermare una crescita record.
I prezzi delle abitazioni usate, tra il 2017 ed il 2022 sono cresciuti del 43,2%, mentre il prezzo medio dell’usato si è attestato intorno ai 40.000 euro al metro quadrato.
Per rendere l’idea di quello di cui stiamo parlando – spiega Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa – dai nostri dati risulta che a Milano negli ultimi dieci anni i prezzi sono aumentati del 19,3% ma dal 2017 al 2022 le case hanno accresciuto il loro valore del 43,2%. Questo non solo a causa di una domanda crescente e di un’offerta che è andata riducendosi, ma anche per gli importanti lavori di riqualificazione che, dopo l’Expo, sono stati messi in campo e che hanno contribuito al recupero del valore degli immobili.
Con il suo costante e continuo aumento dei prezzi, il mercato immobiliare, ovviamente, sta iniziando a condizionare in maniera decisa la vita dei cittadini.
Nel corso degli ultimi anni è stato registrato uno spostamento centrifugo verso l’esterno della città. Uno spostamento che, almeno in parte, è stato anche incentivato dalla pandemia, che portato molte famiglie a cercare case più ampie e con degli spazi esterni.
Questo è uno dei motivi per i quali, nel corso degli ultimi cinque anni, a Milano i prezzi hanno iniziato a crescere.
In periferia gli immobili si sono rivalutati di più rispetto alla media cittadina.
Allo stesso tempo è stato registrato anche uno spostamento di richieste verso l’hinterland della città.
Le periferie di Milano sono cresciute del 49%: a essere scelte, anche in questo caso, sono state soprattutto quelle collegate dalla metropolitana (San Siro), Cenisio, Forlanini, Baggio, Bicocca, Forze Armate, Niguarda.
Cosa succede fuori città
Mercato immobiliare brillante anche nell’hinterland di Milano, dove i prezzi hanno continuato a crescere.
Dando uno sguardo all’hinterland delle grandi città a livello nazionale, nel corso degli ultimi cinque anni è stata registrata una diminuzione dei valori pari allo 0,7%.
A Milano, invece, è stato registrato un aumento dell’8,5%. Solo la provincia di Milano, nel corso degli ultimi dieci anni, ha registrato un ribasso del 16,3%.
Tiene il mercato immobiliare nei comuni dell’hinterland ben collegati con la metropolitana.
Anche quelli che non ne sono raggiunti hanno registrato un buon riscontro: acquistando in provincia si arriva a risparmiare, mediamente, tra il 50 ed il 60%.
A trasferirsi sono stati prevalentemente giovani che hanno lasciato una situazione di affitto per acquistare oppure famiglie che hanno realizzato un acquisto migliorativo (una camera in più oppure uno spazio esterno).
Il mercato immobiliare è particolarmente vivace in alcuni comuni posizionati lungo la metropolitana verde:
- Vimodrone: +5,6%;
- Cologno Monzese: 0,0%;
- Cernusco sul Naviglio: +5,9%;
- Assago: 2,3%.
Bene anche alcuni comuni che, seppur privi di metropolitana, sono posizionati a ridosso del confine cittadino e sono collegati con mezzi di superficie:
- Peschiera Borromeo: +6,5%;
- Cinisello Balsamo: 0%;
- Corsico: 0,0%;
- Settimo Milanese: +1,0%.