Giornata debole per Piazza Affari (-0,4%), Tim chiude a +4,6% con rumors sulla rete
Seduta incerta per le borse europee, in attesa degli appuntamenti chiave di questa settimana con le banche centrali. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in calo dello 0,4% a 26.335 punti.
Tra le aziende più capitalizzate si mette in luce Telecom Italia (+4,6%) in scia alle indiscrezioni secondo cui Cdp potrebbe presentare un’offerta per la rete fissa intorno a 24 miliardi di euro nella seconda metà di febbraio. In rialzo anche Recordati (+1,2%) e Saipem (+1,2%), mentre arretrano Diasorin (-3,2%), Interpump (-2,2%) ed Hera (-2,1%). Poco mossa Unicredit (+0,2%), che domani presenterà i risultati del quarto trimestre.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 187 punti base, con il rendimento del decennale italiano in ascesa al 4,18%. Euro/dollaro poco mosso in area 1,086 mentre il petrolio scambia in lieve calo con il Brent leggermente al di sotto degli 86 dollari al barile.
In giornata è stato diffuso il dato sul Pil tedesco del quarto trimestre 2022, in contrazione dello 0,2% e sotto le aspettative degli analisti. Peggiori delle attese anche i prezzi al consumo spagnoli, in accelerazione al 5,8% annuo a gennaio.
Numeri che alimentano le pressioni sulla Bce, in vista della riunione di giovedì, all’indomani dei dati sull’inflazione dell’eurozona. Scontato un rialzo dei tassi di 50 punti base, gli operatori si concentreranno sui toni della presidente Lagarde e sulle indicazioni in merito ai prossimi ritocchi e al quantitative tightening.
Nello stesso giorno si riunirà anche la Bank of England, mentre mercoledì la Fed alzerà i tassi di 25 punti base, rallentando ulteriormente il ritmo delle strette monetarie. Anche in questo caso, focus sulle parole di Jerome Powell, che finora ha sempre respinto l’ipotesi di un taglio dei tassi entro la fine di quest’anno.
Da seguire anche la stagione di trimestrali, che prevede nei prossimi giorni i conti di colossi come Apple, Amazon e Alphabet, mentre venerdì verranno diffusi i dati sul mercato del lavoro americano.