Mps, UniCredit fuori. Tra opzioni Unipol in via diretta, oppure banche straniere (francesi ma non solo)
“Per Siena non sembrano profilarsi soluzioni a breve. Sono stati segnalati movimenti del Banco Bpm in direzione di Via XX Settembre — la banca milanese ha smentito incontri al
Mef —, ma l’ipotesi di un intervento su Siena non viene ritenuto percorribile per questione di dimensioni”. E’ quanto riporta il Corriere della Sera in un articolo firmato da Fabrizio Massaro e Federico De Rosa:
“Una possibilità potrebbe essere Unipol. Ma più che in chiave Bper, controllata dalla compagnia bolognese, l’interesse dell’amministratore delegato Carlo Cimbri potrebbe essere per un eventuale ruolo diretto della stessa Unipol in un’operazione di bancassicurazione”.
“Altre opzioni non se ne vedono. Almeno tra le banche nazionali – si legge ancora nell’articolo – Diverso il discorso se si guarda fuori. Non solo al Credit Agricole o a Bnp Paribas, già ben radicate. Il Bbva, per esempio, che ha appena lanciato in Italia la sua piattaforma di home
banking, non sarebbe disinteressata. Ma l’opzione di una vendita di Mps a una banca estera sembra impraticabile, soprattutto per le gestione delle ricadute sociali. Uno dei nodi rimasti irrisolti sul tavolo con Unicredit era relativo a circa 8.000 esuberi di Siena”.