Datrix: acquisisce il 60% di Aramis e amplia l’offerta di intelligenza artificiale
Datrix, specializzata in soluzioni di Augmented Analytics basate su Intelligenza Artificiale e Modelli di Machine Learning, ha sottoscritto accordi per il progressivo acquisto del 100% della società Aramis.
Datrix acquisterà inizialmente una partecipazione di maggioranza, pari al 60% del capitale sociale di Aramis. Per l’acquisto del residuo 40% sono previsti diritti di opzione di acquisto (call), a cui sono legate componenti variabili di prezzo (earn out) subordinate al raggiungimento di determinati obiettivi di crescita e di marginalità della nuova divisione Machine Learning & Model Serving.
Il closing dell’operazione è previsto entro la fine del primo trimestre 2023. Il pagamento del corrispettivo per l’acquisto del 60% iniziale avverrà in denaro con liquidità disponibile di Datrix. L’acquisto delle partecipazioni residue (20% nel primo semestre 2024 e 20% nella prima metà del 2025) avverrà invece per l’80% in denaro e per il residuo 20% mediante assegnazione di azioni Datrix (con vincolo di lock-up di 18 mesi).
L’operazione è caratterizzata da una notevole valenza strategica e di crescita per Datrix sebbene il valore economico dell’acquisizione non abbia un impatto significativo sui numeri del Gruppo.
Dall’unione delle esperienze e delle competenze di valore di Aramis e 3rdPlace, già parte del Gruppo Datrix, nasce il nuovo player “Aramix”, che ha come obiettivo principale lo sviluppo di modelli di data science descrittivi, predittivi e prescrittivi, che applicano l’AI a processi gestionali e industriali, per renderli più efficienti.
Per quanto riguarda il mercato di riferimento, da uno studio recente della Commissione Europea a tema “Industrial applications of artificial intelligence and big data”, emerge che esiste un potenziale significativo di crescita del PIL, fino al 13,5% entro il 2030, con picchi differenti a seconda delle aree geografiche e dei settori.
L’AI avrà probabilmente il maggiore impatto economico su tre macro-ambiti: il settore manifatturiero e l’Industrial Internet of Things (IIoT), con un potenziale di impatto complessivo dell’AI in Europa fino a 200 miliardi di euro entro il 2030; la mobilità, con un potenziale di impatto dell’AI di 300 miliardi di euro; il mondo medicale e smart healthcare, con un potenziale di impatto dell’AI di circa 105 miliardi di euro.