Cautela in attesa delle banche centrali, Piazza Affari chiude a +0,4%
Giornata poco mossa per le borse europee e per Piazza Affari, prima delle delibere della Fed, questa sera, e della Bce, domani. Il Ftse Mib archivia gli scambi in rialzo dello 0,4% a 26.703 punti, con acquisti soprattutto su Bper (+3,3%), Stm (+2,5%) e Unipol (+2,4%). In calo invece Recordati (-2,5%), Enel (-2,2%) e Tenaris (-2,15%).
Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia lievemente a 191 punti base. Tra le valute, l’euro/dollaro si porta sopra quota 1,09 mentre fra le materie prime il petrolio viaggia in lieve calo, con il Brent poco sotto gli 85 dollari al barile, dopo l’aumento delle scorte statunitensi emerso dai dati settimanali dell’Eia.
In rosso Wall Street, aspettando la conclusione del meeting della Fed, oltre ai conti di Meta a mercati chiusi. La banca centrale statunitense alzerà i tassi di 25 punti base, ma gli operatori valuteranno soprattutto eventuali segnali di una prossima pausa nell’inasprimento monetario. Domani si riuniranno anche la Bce e la Bank of England, che alzeranno i tassi di 50 punti base.
Intanto, l’agenda macroeconomica ha fornito indicazioni contrastanti. I dati Adp hanno evidenziato un rallentamento nella crescita degli impieghi nel settore privato, legata però anche alle condizioni climatiche avverse nel mese di gennaio. L’indice ISM manifatturiero ha mostrato un’ulteriore contrazione del settore mentre l’indagine JOLTS indica ancora una solida domanda di lavoro a dicembre.
In Europa sono stati diffusi i numeri sull’inflazione della zona euro, che rallenta all’8,5% annuo, anche se il dato core è rimasto stabile al 5,2% a gennaio. Inoltre, il PMI manifatturiero è aumentato per il terzo mese consecutivo, pur rimanendo in zona contrazione a 48,8 punti. In Italia, l’indice dei prezzi al consumo NIC è sceso al 10,1% annuo mentre il dato armonizzato ha rallentato al 10,9%.