Mercato immobiliare, tornano gli investimenti
Torna la voglia di investire nel mercato immobiliare. È questa una delle prime tendenze messe in rilievo dall’ultima analisi dell’Ufficio Studi Tecnocasa.
La pandemia ha innescato alcune tendenze nelle compravendite, che continuano ad essere ancora in atto oggi. Anche se hanno un’intensità inferiore rispetto al biennio 202-2021. Altre consuetudini, invece, sono tornate ai livelli standard.
L’analisi effettuata ha preso come campione i semestri compresi tra il 2019 ed il 2022.
Mercato immobiliare, crescono gli investimenti
Nel corso del primo semestre 2022, sono aumentate le compravendite per investimento: +16,8%.
I numeri, che costituiscono questa quota, sono sicuramente in crescita rispetto agli ultimi due anni.
Non sono stati raggiunti, però, i livelli del 2019, prima dell’arrivo della pandemia, quando il 18% del mercato immobiliare era caratterizzato dagli investimenti.
Generalmente, i tassi di investimento risultano essere più elevati nelle grandi città.
A primeggiare c’è Napoli, che guida la classifica e dove la presenza degli investitori è pari al 34,9%.
Anche a Milano torna la voglia di investimento, che caratterizza il 23,2% delle compravendite avvenute in città: una percentuale inferiore rispetto a quanto si registrava nel 2019.
Prosegue la crescita delle compravendite di casa vacanza a livello nazionale: siamo arrivati a quota 7%, contro il 5-6% del 2019.
Effettuando un confronto con il mercato immobiliare del 2019, è possibile mettere in evidenza un’altra tendenza: cresce la percentuale di acquisti di abitazioni principali in comuni non capoluogo (35,9%) e nell’hinterland delle grandi città (26,9%), mentre diminuiscono gli acquisti in grandi città e capoluoghi.
Questa tendenza ha iniziato a caratterizzare il mercato immobiliare con l’arrivo della pandemia. Ha raggiunto il suo apice nel corso del 2021, quando le compravendite nei comuni non capoluogo avevano toccato il 37%.
Nel corso del 2022 questa tendenza si è lievemente ridimensionata e si sono riprese, seppur timidamente, le compravendite nelle grandi città.
A Milano attualmente il 54% dei residenti acquista in città, mentre nel 2019 la quota arrivava al 65,3%.
L’età media degli acquirenti
I più attivi sul mercato immobiliare sono gli acquirenti con un’età compresa tra i 18 ed i 34 anni, che compongono il 31% del totale.
Rispetto al 2019, l’età media si è abbassata, dato che gli acquirenti avevano un’età compresa tra i 35 ed i 44 anni.
Bologna si piazza al primo posto per quanto riguarda gli acquisti da parte di under 34, che hanno raggiunto quota 45,6%.
Al secondo posto vi è Milano, dove gli acquirenti con meno di 34 anni effettuano il 39,7% delle compravendite e l’età media degli acquirenti risulta in calo.
Secondo Tecnocasa, il trilocale rimane sempre la “tipologia più compravenduta in Italia (34,9%), al secondo posto si piazzano le soluzioni indipendenti e semindipendenti che arrivano al 20,5%, quest’ultima quota è in crescita rispetto al 2019 ma è in contrazione rispetto al 2021 quando superava il 22%. Continua quindi l’apprezzamento per le soluzioni dotate di spazi esterni, ma per la prima volta da quando è arrivata la pandemia si assiste ad un lieve rallentamento di questo fenomeno. Situazione completamente diversa a Milano, dove la tipologia più acquistata è il bilocale (51,3%), mentre al secondo posto si piazzano i trilocali“.