Mps, AD Lovaglio celebra trimestrale e conti 2022, ma il titolo no. Calo del 2% circa in Borsa
Il ceo di Mps Luigi Lovaglio celebra la trimestrale della banca senese. Non altrettanto fa la borsa: il titolo Monte dei Paschi di Siena cede alle 12.30 circa ora italiana quasi il 2%, dopo la diffusione dei conti del quarto trimestre del 2022 e dell’intero 2022 e le dichiarazioni proferite dal ceo Luigi Lovaglio:
“Mps non è più un problema sistemico ma un vero asset di valore per il Paese”.
Così Luigi Lovaglio, amministratore delegato dell’istituto di credito:
“Oggi è esattamente un anno da quando ho avuto l’onore di assumere questo incarico”, ha ricordato il ceo, aggiungendo che “mai mi sarei aspettato dopo solo sette mesi dall’avvio del nuovo piano di trovarmi oggi a presentare un utile di 156 milioni nel quarto trimestre, un Cost-income al 60%, già in linea con il target di piano al 2024, e un indice di solidità patrimoniale al 15,6%”.
Nel corso della conference call con gli analisti, Lovaglio ha detto anche che “Mps è fondamentalmente uscita da un periodo oscuro”, fattore che “dovrebbe spianare la strada per qualsiasi operazione la banca dovesse intraprendere in futuro”.
Di conseguenza l’ad di Mps ha affermato che “la banca è nelle posizione ideale da tutti i punti di vista”.
“Io ho una visione chiara e siamo impegnati a raggiungere i nostri obiettivi, vogliamo procedere il più rapidamente possibile. Dopo anni difficili di navigazione, oggi siamo certi di raggiungere un porto sicuro”, ha continuato il banchiere.
Mps, ha detto inoltre Lovaglio agli analisti assieme al direttore finanziario Andrea Maffezzoni, prevede per il 2023 una crescita dei ricavi supportata dal rialzo dei tassi di interesse, “molto superiore rispetto al nostro target originario”.
Riguardo agli utili del 2023, il ceo ha indicato che la banca sarà vicina al target di utili di 700 milioni.
L’amministratore delegato ha sottolineato però anche che, nel corso dell’ultimo trimestre, il Monte dei Paschi di Siena ha assistito a “un ingresso marginale di nuovi deteriorati” (NPL-crediti deteriorati).
Mps ha scelto inoltre di adottare un approccio prudenziale “per avere un cuscinetto di sicurezza per quello che potrebbe avvenire nel corso dell’anno”, motivo per cui l’outlook sul costo del credito è invariato. Il titolo Mps scende attorno a quota 2,343 euro.