Borse europee in calo sui timori di Banche centrali più aggressive. Ftse Mib a 27.268 punti
Seduta fiacca in Europa, con tutti i principali indici che archiviano l’ultima seduta della settimana all’insegna della debolezza e della volatilità; sulla scia dell’indecisione mostrata in apertura dai principali indici di Wall Street.
Sul sentiment degli operatori pesano gli ultimi discorsi degli esponenti di spicco delle Banche centrali, che hanno confermato che con buone probabilità i tassi di interesse rimarranno alti ancora in modo da raffreddare la crescita dei prezzi al consumo.
In Europa, l’indice EuroStoxx50 si appresta a chiudere la seduta con un calo di oltre l’1,2% a quota 4.196 punti; mentre a Piazza Affari, l’indice Ftse Mib dopo una partenza al rialzo chiude la seduta in calo dello 0,86% a quota 27.268 punti.
Debolezza anche sui principali indici del Vecchio Continente, con il Dax40 di Francoforte che chiude a quota 15.298 punti, in calo dell’1,45%, ma anche sull’Ibex35 spagnolo (-1,36%).
All’interno del paniere principale di Piazza Affari spicca il rally messo a segno da Iveco Group che ha messo a segno un progresso del 15,9% dopo la presentazione dei conti del 2022. In tal senso, il gruppo ha chiuso il 2022 con oltre 14 miliardi di euro di ricavi (+13% rispetto al 2021) e un utile netto sopra i 225 milioni di euro.
In luce anche i titoli petroliferi che beneficiano del rialzo del prezzo del petrolio (brent +2% a 86 dollari al barile). In tal senso Eni guadagna il 2,83%, ma anche Tenaris (+1,69%) ed Enel (+1,3).
Al contrario, vendite sui bancari Finecobank (-4,47%) e Nexi (-3,87%), ma anche su Amplifon (-3,97%).
Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp/Bund chiude la seduta a quota 184 punti base con un incremento dell’1% rispetto alla chiusura di ieri.
Infine, lato forex il cambio eur/usd si trova in calo a quota 1,067.