Bce: con Pil Eurozona +0,1% in IV trim marcato rallentamento, ma economia mostra maggior capacità di tenuta
Nel bollettino economico appena pubblicato, la Bce di Christine Lagarde ricorda che, “secondo la stima rapida preliminare dell’Eurostat, l’economia (Pil) dell’area dell’euro è cresciuta dello 0,1 per cento nel quarto trimestre del 2022”.
La Bce indica che, “sebbene sia superiore rispetto alle proiezioni di dicembre degli esperti dell’Eurosistema, tale dato segnala un marcato rallentamento dell’attività economica a partire dalla metà del 2022, che secondo le attese del Consiglio direttivo nel breve periodo dovrebbe restare debole”.
L’Eurotower spiega che “la flebile attività economica mondiale e l’elevata incertezza geopolitica, soprattutto a
causa dell’aggressione ingiustificata della Russia all’Ucraina e alla sua popolazione, continuano a creare condizioni sfavorevoli alla crescita dell’area dell’euro. Tali circostanze sfavorevoli, unitamente all’elevata inflazione e alle condizioni di finanziamento più restrittive, frenano la spesa e la produzione, in particolare nel settore manifatturiero”.
“Nondimeno, le strozzature dal lato dell’offerta si stanno gradualmente attenuando, le forniture di gas sono divenute più stabili, le imprese stanno ancora smaltendo i numerosi ordini inevasi e il clima di fiducia migliora. Il prodotto nel settore dei servizi mostra inoltre una buona tenuta, sostenuto dal perdurare dell’effetto delle riaperture e dal rafforzamento della domanda di attività ricreative”.
“Anche l’aumento dei salari e la recente moderazione dei rincari dell’energia dovrebbero riuscire ad attenuare la
perdita del potere di acquisto che in molti hanno avvertito per effetto dell’elevata inflazione. Tale dinamica sosterrà a sua volta i consumi – prosegue la Bce – Nel complesso, l’economia ha dimostrato maggiore capacità di tenuta rispetto alle attese e dovrebbe registrare una ripresa nei prossimi trimestri. Il tasso di disoccupazione si è mantenuto al minimo storico del 6,6 per cento a dicembre 2022. Tuttavia, il ritmo della creazione di posti di lavoro potrebbe rallentare e la disoccupazione potrebbe aumentare nei prossimi trimestri”.