Bce: aumento rendimenti titoli di Stato in parziale inversione con dati inflazione inferiori attese
“I rendimenti dei titoli di Stato a lungo termine sono lievemente aumentati, giacché la salita iniziale sulla scia delle più elevate aspettative sui tassi di riferimento a breve termine è stata in parte compensata dalle aspettative di mercato circa un possibile allentamento delle pressioni inflazionistiche”.
La Bce fa notare che “la variazione complessiva cela significativi movimenti nel corso del periodo, in quanto i rendimenti obbligazionari a lungo termine sono inizialmente
aumentati in misura considerevole, sulla base delle aspettative di un ulteriore inasprimento dei tassi di riferimento dopo la comunicazione di dicembre del Consiglio direttivo. Dall’inizio dell’anno, tuttavia, l’aumento iniziale dei rendimenti obbligazionari a lungo termine ha subito una parziale inversione, a seguito di dati sull’inflazione inferiori alle attese e di un indebolimento dei prezzi dell’energia”.
“Nel complesso – si legge ancora nel bollettino della Bce – il rendimento medio ponderato per il PIL dei titoli di Stato decennali dell’area dell’euro si colloca intorno al 2,9 per cento, con un incremento di 19 punti base rispetto al momento in cui si è tenuta la riunione di dicembre del Consiglio
direttivo”.
“Analogamente, i rendimenti dei titoli di Stato a dieci anni di Stati Uniti,Regno Unito e Germania si collocano rispettivamente al 3,4, 3,3 e 2,3 per cento circa. I rendimenti dei titoli di Stato dell’area dell’euro in linea generale si sono mossi in sintonia con i tassi privi di rischio. Pertanto, il differenziale medio tra i rendimenti
aggregati ponderati per il PIL dei titoli di Stato decennali dell’area dell’euro e il tasso OIS è rimasto relativamente stabile a circa 0,3 punti percentuali”.