Borsa Shanghai +2% post annuncio tassi Cina. Borsa Tokyo e futures Usa piatti
Sentiment positivo sui mercati asiatici, in attesa della pubblicazione di alcuni dati macro, tra cui le minute del Fomc, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve, relative all’ultima riunione del 1° febbraio.
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso sostanzialmente piatto, in crescita dello 0,07%, in attesa dell’audizione al Parlamento giapponese di Kazuo Ueda, l’economista che il governo guidato dal premier del Giappone Fumio Kishida ha scelto per la carica di numero uno della Bank of Japan, al posto del governatore uscente Haruhiko Kuroda.
La borsa di Hong Kong avanza di oltre l’1%, Seoul sale dello 0,11%, Sidney piatta (+0,06%). Focus anche sul rinnovarsi delle tensioni geopolitiche, dopo che la Corea del Nord ha lanciato due missili a corto raggio. Immediata la condanna dell’Onu, con il Consiglio di sicurezza che domani si riunirà di urgenza.
La borsa di Shanghai scatta del 2% circa dopo l’annuncio della People’s Bank of China – banca centrale della Cina –, che ha confermato i tassi di finanziamento loan prime rate (LPR) a un anno e a 5 anni rispettivamente al 3,65% e al 4,30%, in linea con le attese degli analisti.
I tassi sono stati lasciati fermi dalla People’s Bank of China per il sesto mese consecutivo.
A Wall Street i futures Usa oscillano attorno alla parità.
Lo scorso venerdì il Dow Industrial Average è salito di 129,84 punti (+0,39%), a 33.826,70; lo S&P 500 è sceso di 11,32 punti (-0,28%), a 4.079,10, il Nasdaq ha perso 68,55 punti (-0,58%), a 11.787,28 punti.
Su base settimanale, il Dow Jones ha ceduto lo 0,13%, lo S&P 500 ha perso lo 0,28%, mentre il Nasdaq ha chiuso in rialzo dello 0,59%.
La paura di nuovi rialzi aggressivi da parte della Fed, riaccesa dalla pubblicazione dei dati sull’inflazione Usa, ha depresso nelle ultime sessioni il sentiment dei mercati.
Sia l’indice dei prezzi al consumo che l’indice dei prezzi alla produzione degli Stati Uniti hanno confermato il rallentamento delle pressioni inflazionistiche, a un ritmo tuttavia inferiore rispetto alle attese.
Focus anche sul mercato del reddito fisso Usa, con i tassi dei Treasuries Usa a dieci anni che hanno superato la scorsa settimana la soglia del 3,9%, fino al 3,93%, record dal 10 novembre del 2022. Oggi i tassi a 10 anni sono in ribasso attorno al 3,817%.
I rendimenti dei Treasuries a due anni, che la scorsa settimana sono saliti fino al record degli ultimi tre mesi, al 4,692%, scendono al 4,625%.