Finanza Come è cambiato il mercato dei mutui dopo il rialzo dei tassi

Come è cambiato il mercato dei mutui dopo il rialzo dei tassi

28 Febbraio 2023 14:27

Quanto è stato penalizzato il mercato dei mutui dalla decisione della BCE, di inizio febbraio, di alzare i tassi di 50 punti base.

Il mercato dei mutui non è stato colto di sorpresa, dato che da diverse settimane aveva intuito il rialzo.

Quello a cui è necessario prestare la massima attenzione, comunque, è cosa potrebbe accadere nel corso delle prossime settimane: continua, infatti, a crescere il numero delle famiglie che stanno cercando un rifugio nella tranquillità del tasso fisso o misto.

Nel quarto trimestre 2022, secondo i dati in possesso di idealista.it, sono più che triplicate le richieste di rinegoziazione dei vecchi mutui.

La tendenza ha continuato anche nel corso delle prime settimane del 2023.

Mercato di mutui, come è cambiato

A mettere in evidenza le richieste e le necessità delle famiglie italiane ci ha pensato la Bussola Crif sui Mutui, secondo la quale la domanda di mutui a tasso fisso, nel corso dell’ultimo trimestre 2022, è aumentata del 72% sul canale online rispetto al 68% del terzo trimestre.

Soffermandosi sempre alle preferenze degli utenti nei canali online, il tasso variabile è sceso dal 23% al 18% dal 18% al 9% per il tasso variabile con CAP.

Ma non solo: si è contratta la domanda di mutui, che ha comportato un calo delle erogazioni pari al 9,8% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Dati e numeri confermati anche da Fabio Femiani, Coo Idealista/mutui, il quale ha spiegato che “secondo i dati che gestiamo in idealista/mutui durante il quarto trimestre 2022, si è più che triplicato il numero di richieste di rinegoziazione delle condizioni sui vecchi mutui già in essere. Tendenza che prosegue in maniera ancora più marcata in queste prime settimane del 2023”.

In estrema sintesi, questo significa che, a fronte dei rapidi rialzi dei tassi, che sono stati registrati dalla scorsa estate fino ad oggi, le famiglie hanno iniziato a cercare un vero e proprio rifugio nei mutui a tasso fisso o misto.

In questo momento, purtroppo, ci sono molte banche che continuano ad essere restie ad offrire condizioni favorevoli nell’erogazione di finanziamenti a tasso fisso:

questo tipo particolare di prodotto, comunque, continua ad essere il più richiesto da parte della clientela.

Da quando la BCE ha iniziato ad alzare i tassi dallo scorso mese di luglio, sono rinate alcune formule ibride, come quelle dei mutui a tasso misto, mutui variabili con rata fissa oppure con cap.

L’obiettivo della maggior parte delle famiglie è quello di ottenere dei finanziamenti a prezzi più contenuti e stabili, almeno nel corso dei primi anni di finanziamento.

I consumatori cercano anche di proteggersi dall’attuale incertezza. Nelle statistiche ufficiali (e questo spiga perché i mutui a tasso variabile sono in continua crescita), questi tipi di mutui sono considerati a tasso variabile, ma le famiglie stanno cercando anche questo tipo di prodotto.

Secondo la Bussola Mutui Crif, la domanda di mutuo con finalità surroga è attesa in ulteriore rafforzamento sui prossimi trimestri, date le aspettative di continuo aumento degli indici Euribor 3 mesi nel corso del 2023.

Osservando infatti le quotazioni dei futures sull’Euribor 3 mesi scambiati al mercato Liffe di Londra, si può evincere l’aspettativa degli operatori di mercato che si attendono un Euribor 3 mesi in crescita sino ad un 3,5% previsto a settembre 2023.

È ragionevole dunque attendersi che questo ulteriore aumento atteso dell’Euribor 3 mesi – oggi a valori attorno allo 2,30% – potrà indurre un crescente numero di mutuatari con contratti a tasso variabile a considerare una surroga del proprio mutuo verso una soluzione a tasso fisso o a tasso variabile con CAP.

Continua l’avanzata degli indici Euribor – cresciuti negli ultimi 12 mesi di poco meno del 3% e, quasi sicuramente, destinati ad aumentare di un ulteriore 1% nel corso del nuovo anno – mentre gli indici IRS diminuiscono marcatamente nel quarto trimestre 2022, complici aspettative di politica monetaria meno stringente grazie ai primi segnali di rallentamento inflazione. In questo scenario di forte volatilità tassi, la domanda di mutuo si riposiziona di nuovo in maniera evidente sulla scelta del tasso fisso, che arriva a rappresentare circa il 72% delle preferenze di privati e famiglie sul canale online. Parallelamente la domanda di mutui con finalità surroga torna ad assumere un ruolo centrale, arrivando a spiegare nel quarto trimestre 2022 circa 1 richiesta su 4 del totale richieste raccolte sull’online spiega Stefano Rossini, Amministratore e Fondatore di MutuiSupermarket.it.