Assegni bancari: presto l’addio
Gli assegni bancari sono destinati a rimanere un ricordo del passato. Nel corso del tempo, i rapporti con gli istituti di credito sono cambiati.
Un tempo era necessario recarsi in banca per effettuare un bonifico, oggi, invece, la stessa operazione può essere effettuata comodamente da casa o dall’ufficio, con una semplice connessione Internet.
E adesso potrebbero cambiare anche i rapporti con gli assegni bancari.
Rimangono un segno del tempo scene memorabili dei film, come la scena della consegna di un assegno da 4 milioni di dollari da una riluttante Whoopi Goldberg in “Ghost”.
È probabile che, adesso come adesso, per vedere degli assegni bancari sia necessario affidarsi al Museo della Numismatica o andarsi a rivedere le scene di qualche bel film.
Dovremo dire addio anche ad una scena, sicuramente non priva di fascino, che prevedeva il gesto di tirare fuori dal portafoglio il libretto degli assegni per firmarne uno, utilizzando, magari, una signorile penna stilografica.
Questo strumento di pagamento, ora come ora, viene utilizzato sempre più di rado, ma continua a mantenere un indubbio fascino. Ma adesso la sua sorte sembra essere segnata definitivamente.
Assegni bancari, una fine annunciata
La prima banca che sembra volerne decretare la dismissione è Intesa Sanpaolo.
Stando a quanto riporta il quotidiano La Stampa, avrebbe provveduto ad informare i propri correntisti del cambiamento ormai prossimo.
A partire dal prossimo 8 maggio gli assegni non saranno più utilizzabili.
Per il momento ad essere coinvolti da questo cambiamento sono un migliaio di utenti. La rivoluzione, comunque, dovrebbe essere portata a termine gradualmente.
L’inesorabile destino degli assegni, comunque, è stato tracciato direttamente dagli utenti.
Stando a quanto riporta la Banca d’Italia nel documento statistico: Sistema dei Pagamenti, questo strumento si è avviato verso il viale del tramonto.
Nel mese di settembre 2022, il numero delle operazioni effettuate con un assegno ammontava a meno dell’1% del totale dei pagamenti. I consumatori hanno scelto strumenti alternativi di pagamento.
Nel corso degli anni, questa cifra ha continuato a calare: nel 2013, ad esempio, si calcolava che le operazioni effettuate con gli assegni ammontavano ad un 5% circa.
Quello che sta accadendo, nel corso degli ultimi anni, è sotto gli occhi di tutti.
L’avvento del digitale ha modificato le abitudini dei consumatori: è cambiato il modo in cui si accede alle informazioni. Ed è cambiato anche il modo di fare acquisti e pagamenti.
Nel corso degli ultimi dieci anni sono aumentati drasticamente i metodi di pagamento online, i quali, dopo ver affiancato carte di pagamento e bonifici, per molti utenti sono diventati lo strumento preferito.
Secondo un recente studio della BCE, basato sui dati relativi al 2020, gli strumenti di pagamento più utilizzati dagli italiani online sono le carte di pagamento, che vengono utilizzate per il 54% delle transazioni.
Questo risulta essere un dato superiore alla media europea, che si attestava intorno ad un 49% nel periodo preso in considerazione.
Seguono poi gli e-payments, che sono delle forme di pagamento come i wallet digitali, che vengono utilizzati dal 28% degli utenti in Italia e dal 27% in Europa.
Ci sono poi altri strumenti, che non sono classificabili all’interno delle prime due categorie, per un valore pari al 9%, dato in linea con la media europea del 10%, e i contanti, con il 6% delle transazioni contro i 4% di media europea, a dimostrare che il denaro rappresenta ancora uno strumento molto utilizzato.