STM paga l’effetto Tesla: tonfo di oltre il 5% a Piazza Affari, maglia nera Ftse Mib
Tonfo a Piazza Affari per il titolo STM, che si conferma maglia nera del Ftse Mib scivolando fin oltre il 5% a 43,37 euro circa. Nella nota odierna Equita SIM spiega il tonfo con le novità emerse con l’Investor Day di Tesla.
“Tesla ha indicato che, grazie a miglioramenti nel design del powertrain, ritiene di essere in grado di ridurre in futuro il consumo di carburo di silicio per veicolo. La notizia è negativa per tutta la supply chain del SiC ed in particolare per STM che vede Tesla fra i clienti top 10”.
La SIM milanese ricorda che “i principali produttori di SiC wafer sono Wolfspeed, Coherent e Rohm mentre i maggiori produttori di SiC device sono STM, Infineon, Wolfspeed,
Rohm e OnSemiconductor”, per poi aggiungere:
“Ricordiamo che il carburo di silicio è un materiale in grado di aumentare il range delle auto elettriche contenendo le dimensioni del powertrain ed è usato in particolare nell’inverter per trasformare la corrente continua
generata dalle batterie in corrente alternata necessaria per ilfunzionamento dei motori elettrici grazie alle sue caratteristiche di minore dispersione elettrica”.
“Fra le società sotto copertura Equita SIM ricorda che “STM si attende $2 miliardi di vendite da SiC (mercato dei dispositivi al carburo di silicio) nel 2025 (circa il 10% del giro d’affari) da $700 milioni nel 2022 (circa 4% delle sales)”.
Dunque, “stimiamo che Tesla rappresenti il 70% delle sales di SiC di STM nel 2022 mentre il grosso della crescita futura è legato a nuovi clienti. in quanto Tesla aveva aperto al dual source (con On Semi)”.
Equita SIM commenta anche l’impatto su “Infineon, ricordando che il gruppo prevede €1 miliardo di vendite SiC al 2025 (6% delle sales) da circa €300mn nel 2022 (2% dellle sales).