Mercati sull’attenti, il presidente della Fed Powell parla oggi al Congresso Usa. Borsa Tokyo +0,25%
Mercati azionari sull’attenti in attesa dell’audizione del presidente della Fed Jerome Powell al Congresso degli Stati Uniti, prevista per la giornata di oggi.
Ieri chiusura debole per Wall Street, con il Dow Jones che ha chiuso in lieve rialzo, con +0,12%. Lo S&P 500 ha segnato un progresso di appena lo 0,07%, mentre il Nasdaq Composite è sceso dello 0,11%.
Sul mercato del reddito fisso Usa, i tassi dei Treasuries Usa a 10 anni scendono al 3,95%, rimanendo sotto la soglia del 4%, bucata lo scorso venerdì dopo la fiammata al di sopra del livello psicologico della scorsa settimana. Giù anche i tassi a due anni, al 4,874% che erano schizzati giovedì scorso al record dal 2006, ovvero in 17 anni, al 4,937%.
Oggi, martedì 7 marzo, il presidente della Fed Jerome Powell interverrà al Congresso degli Stati Uniti, spiegando come la banca centrale americana intende portare avanti la sua battaglia contro la crescita dell’inflazione, in un momento in cui Wall Street rimane attanagliata dalla paura di ulteriori rialzi dei tassi sui fed funds, anche in modo più aggressivo, rispetto alla stretta di 25 punti base annunciata il 1° febbraio scorso.
Quel giorno, la Fed ha annunciato un rialzo dei tassi al range compreso tra il 4,5% e il 4,75%, record dall’ottobre del 2007.
La settimana di contrattazioni che si è appena aperta prevede la pubblicazione, venerdì 10 marzo, anche del report occupazionale Usa, dopo che quello precedente di febbraio ha messo in evidenza un boom di 517.000 nuovi posti di lavoro creati nel mese.
Per il dato imminente, gli economisti di Dow Jones prevedono che a febbraio siano stati creati 225.000 nuovi posti di lavoro.
Entrambi gli appuntamenti saranno cruciali per far sì che gli investitori si facciano un’idea più chiara di quello che potrà essere l’esito della prossima riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, nelle imminenti riunioni del 21 e 22 marzo.
In lieve rialzo i futures sui principali indici azionari Usa: i futures sul Dow Jones salgono dello 0,07%, mentre i futures sullo S&P 500 e sul Nasdaq avanzano rispettivamente dello 0,13% e dello 0,15%.
In Asia, l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in rialzo dello 0,25% a 28,309.16 punti; male le borse cinesi, con l’indice Hang Seng di Hong Kong e la borsa di Shanghai che perdono quasi lo 0,90%. La borsa di Sidney è positiva con un rialzo dello 0,49%, piatto con una variazione di appena +0,09% il Kospi della borsa di Seoul.
In Australia, oggi la banca centrale Reserve Bank of Australia (RBA) ha annunciato di aver alzato i tassi di interesse di 25 punti base al 3,6%, record dal 2012, in linea con le attese, avvertendo che “l’inflazione globale rimane molto elevata.
Diffusi in Cina i dati relativi alla bilancia commerciale relativi al mese di febbraio. Nel mese, le esportazioni sono scese del 6,8%, a un ritmo inferiore rispetto al calo del 9,4% atteso dagli economisti intervistati da Reuters.
La flessione è stata inferiore anche a quella del mese precedente, pari a -9,9%.
Le importazioni della Cina sono scivolate del 10,2%, in questo caso più del ribasso del 5,5% stimato dal consensus e a un ritmo più forte rispetto alla contrazione precedente del 7,5%.
La Cina ha riportato un avanzo commerciale in termini di dollari pari a $116,88 miliardi, valore più alto delle attese e superiore rispetto al surplus commerciale di $78 miliardi del mese di gennaio.