Wall Street teme il bis di Powell (Fed) al Congresso. Il titolo scommessa Buffett fa +3%
Wall Street continua a essere frenata dall’ansia legata al rischio di rialzi dei tassi più aggressivi da parte della Fed di Jerome Powell. Alle 16.15 circa ora italiana, il Dow Jones cede lo 0,14%, mentre lo S&P 500 e il Nasdaq Composite salgono rispettivamente dello 0,04% e 0,03%, oscillando nervosamente attorno alla parità.
All’indomani del discorso che il presidente della Federal Reserve Powell ha proferito nel suo intervento al Senato degli Stati Uniti, scatenando un’ondata di sell off sulla borsa Usa, il sentiment rimane alquanto ammaccato.
Tra l’altro, oggi Powell farà il bis, con una ennesima audizione, stavolta alla Commissione di Servizi Finanziari della Camera.
Nella sessione di ieri, le parole di Powell hanno provocato una fuga dalle azioni Usa e dai titoli di stato a breve scadenza.
Il Dow Jones ha chiuso la sessione con un tonfo di quasi 575 punti (-1,72%), a 32.856,46 punti; lo S&P 500 è sceso dell’1,53% bucando la soglia di 4.000 punti, a quota 3.986,37. Il Nasdaq Composite è scivolato dell’1,25% a 11.530,33 punti. Con il sell off di ieri, il Dow Jones ha cancellato i guadagni riportati dall’inizio del 2023.
Il presidente della Fed Jerome Powell, nel suo intervento al Senato Usa, ha praticamente affossato la speranza dei trader su un’eventuale intenzione della Banca centrale americana di abbassare la guardia nella sua lotta contro la crescita dell’inflazione Usa.
“Gli ultimi dati macroeconomici si sono confermati più forti delle attese, fattore che suggerisce che il livello finale dei tassi di interesse sarà probabilmente più alto di quanto anticipato in precedenza”, ha detto Powell, aggiungendo che la Fed potrebbe dunque tornare ad alzare i tassi in modo più aggressivo di quanto ha deciso di fare nell’ultima riunione, quando ha annunciato una stretta monetaria di 25 punti base.
Immediata la reazione dei tassi dei Treasuries Usa: in particolare i tassi dei titoli di stato Usa a due anni sono balzati fino a oltre il 5%, al 5,08%, livelli record dalla metà del 2007, mentre i tassi a dieci anni hanno riagguantato la soglia psicologica del 4%, superata la scorsa settimana, per poi bucarla ancora.
Al momento i tassi dei Treasuries a 10 anni scendono al 3,93%, mentre i tassi dei titoli di stato Usa a due anni rallentano al 4,979%.
Ieri il valore dei tassi dei Treasuries a due anni si è confermato superiore a quello dei tassi dei Treasuries Usa a 10 anni di un punto percentuale pieno, per la prima volta dal 1981, il che significa che la curva dei rendimenti Usa non è stata mai così invertita da quell’anno: fattore che, secondo alcuni economisti, anticipa un hard landing per l’economia americana.
Dal fronte macroeconomico degli Stati Uniti, è stato reso noto oggi il report occupazionale del settore privato stilato dalla società ADP, che precede la pubblicazione delle no-farm payrolls di febbraio, attesa per dopodomani, venerdì 10 marzo.
Dal dato di oggi è emerso che l’economia Usa ha creato il mese scorso 242.000 nuovi posti di lavoro nel settore privato, oltre la crescita di 205.000 unità attesa dagli economisti intervistati da Dow Jones, dopo l’aumento di 119.000 nuovi occupati di gennaio (dato rivisto al rialzo).
Il report ADP mette in evidenza, per l’ennesima volta, la solidità del mercato del lavoro americano; fattore di per sé positivo, che contrasta tuttavia con l’obiettivo della Fed di Powell: quello di smorzare la solidità dei fondamentali economici al punto tale da riuscire a sfiammare anche il tasso di crescita dell’inflazione, che rimane ancora troppo alto.
Protagonista tra i titoli Occidental Petroleum, che beneficia dell’assist di Warren Buffett, che continua con la sua holding Berkshire Hathaway a fare incetta delle azioni.
Dalla documentazione depositata presso l’Autorità di Borsa Usa, la Sec, emerge che la holding fondata e gestita dall’oracolo di Omaha ha acquistato quasi 5,8 milioni di azioni del gruppo petrolifero attraverso operazioni di trading separate, nelle sessioni di lunedì e martedì, 6 e 7 marzo, pagando un prezzo compreso tra 59,8 e 61,9 dollari.
Con questo ultimo shopping di azioni, del valore complessivo superiore ai $350 milioni, Berkshire Hathaway ha aumentato la sua partecipazione in Occidental Petroleum a oltre 200,2 milioni di titoli, per un ammontare di $12,2 miliardi, in base al valore di chiusura del titolo della sessione di ieri, 7 marzo, pari a 60,85 dollari.
A Wall Street, il titolo Occidental Petroleum balza del 3% circa.