Banche Usa, Goldman Sachs minimizza rischi contagi a grandi istituti
Il rischio che una grande banca statunitense subisca un “evento di capitale o liquidità” a causa di disallineamenti di attività e passività o di posizioni concentrate nei portafogli di titoli è remoto.
Ad affermarlo sono gli analisti di Goldman Sachs, in seguito al sell-off svendita di ieri sugli istituti di credito americani. Una pioggia di vendite innescata dall’annuncio della Silicon Valley bank (SVB Financial), quotata sul Nasdaq, che ha comunicato a sorpresa un’operazione di vendita di azioni del valore di 2,25 miliardi di dollari al fine di coprire le perdite significative sofferte dal suo portafoglio, che comprende tra gli asset Treasuries Usa e strumenti finanziari garantiti dai mutui.
Forti ribassi per Wells Fargo (-6,2%), Bank of America (-6,2%), JPMorgan (-5,4%), Citigroup (-4,1%), Morgan Stanley (-3,8%) e la stessa Goldman Sachs (-2%).
Quest’ultima, comunque, parla di un rischio di contagio alle grandi banche “remoto”, ribadendo la raccomandazione overweight sul settore e definendo questo sell-off come “un’opportunità per incrementare il rischio”.