Azionario in rimonta, Piazza Affari chiude a +2,4%
Seduta all’insegna dei rimbalzi per le borse europee, sostenute anche dal recupero di Wall Street. Il Ftse Mib termina in progresso del 2,4% a 26.800 punti, con acquisti soprattutto su Interpump (+4,35%), Unicredit (+4,2%) e Moncler (+3,95%). Poco mossi i titoli del settore healthcare Recordati (+0,4%) e Diasorin (-0,3%). Tra le migliori anche Generali (+3,6%), in scia ai conti che hanno evidenziato un risultato operativo da record e all’annuncio di un dividendo da 1,16 euro, in crescita dell’8,4%.
Nel frattempo, a Wall Street avanzano S&P 500 (+1,8%), Dow Jones (+1,2%) e Nasdaq (+2,2%), con le banche regionali in recupero dopo le turbolenze delle ultime sedute, scatenate dai fallimenti di SVB e Signature. Vola Meta (+6%) dopo la notizia del taglio di altri 10.000 dipendenti per efficientare i costi.
Oggi sono stati diffusi i dati americani sull’inflazione di febbraio, sostanzialmente in linea con le attese degli analisti. I prezzi al consumo hanno evidenziato una crescita su base annua del 6,0%, in rallentamento rispetto al 6,4% del mese precedente, e un incremento mensile dello 0,4%. Il dato core ha lievemente rallentato su base tendenziale, dal 5,6% al 5,5%, ma rispetto a gennaio ha segnato un +0,5% contro il +0,4% previsto.
L’inflazione resta dunque ben al di sopra del target della Fed, motivo per cui la banca centrale dovrebbe proseguire nel percorso di inasprimento monetario, con un rialzo dei tassi di 25 punti base nella riunione della prossima settimana.
L’intervento nei giorni scorsi del presidente Jerome Powell aveva rafforzato la prospettiva di un ritocco dello 0,5%, ma il successivo terremoto nel settore finanziario ha portato ad una revisione delle aspettative, facendo scendere di molto i rendimenti obbligazionari. Al momento, però, il biennale risale di 40 bp al 4,38% e il decennale (+8 bp) si riporta al 3,66%.
Anche l’obbligazionario europeo è sotto pressione dopo gli acquisti degli ultimi giorni, in attesa della riunione della Bce di giovedì. Il rendimento del Btp decennale aumenta nuovamente al 4,28%, anche se lo spread rispetto al Bund tedesco scende a 183 punti base.
Sul Forex, dollaro poco mosso nei confronti dell’euro, con il relativo cambio in area 1,072, mentre si rafforza rispetto allo yen, a quota 134,5 yen per dollaro. Il Bitcoin viaggia poco sotto quota 26.000 dollari, dopo averli superati per la prima volta da giugno. Tra le materie prime arretra il petrolio, con il Brent poco sotto la soglia degli 80 dollari.