Wall Street giù con tonfo First Republic, Piazza Affari in lieve calo post annuncio Bce sui tassi
Wall Street in calo, zavorrata dalle continue preoccupazioni per le condizioni di salute delle banche regionali americane.
Il Ftse Mib di Piazza Affari segna un lieve calo a seguito dell’annuncio della Bce guidata da Christine Lagarde che, a dispetto dei timori di un eventuale evento Lehman, rinfocolati dai problemi di Credit Suisse, e dopo il crac delle banche Usa Silicon Valley Bank (SVB) e Signature Bank, ha tenuto il punto, decidendo di alzare i principali tassi di interesse dell’area euro di 50 punti base.
Così si legge nel comunicato dell’Eurotower:
“Il Consiglio direttivo ha deciso di innalzare di 50 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE. Pertanto, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente al 3,50%, al 3,75% e al 3,00%, con effetto dal 22 marzo 2023”.
La Bce ha confermato la propria disponibilità a fornire un aiuto al sistema bancario, nel caso in cui ce ne fosse bisogno.
“Il Consiglio direttivo segue con attenzione le tensioni in atto sui mercati ed è pronto a intervenire ove necessario per preservare la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria nell’area dell’euro. Il settore bancario dell’area dell’euro è dotato di buona capacità di tenuta, con solide posizioni di capitale e liquidità. In ogni caso, la BCE dispone di tutti gli strumenti necessari per fornire liquidità a sostegno del sistema finanziario dell’area dell’euro, qualora ve ne sia l’esigenza, e per preservare l’ordinata trasmissione della politica monetaria”.
La Bce ha motivato la sua decisione con l’inflazione che rimane ancora troppo elevata nel blocco dell’area euro.
Alle 14.40 ora italiana, il Dow Jones perde pi+ù di 180 punti (-0,58%); lo S&P 500 arretra dello 0,42%; il Nasdaq cede lo 0,34% circa.
Focus sul sottoindice dei titoli delle banche regionali, l’ SPDR S&P Regional Banking ETF (KRE), zavorrato dal nuovo tonfo di First Republic Bank, pari ora a -30%.
Scivola anche Western Alliance Bancorp, dopo che il rating della banca regionale è stato messo sotto osservazione da Fitch con implicazioni negative.
Il salvagente lanciato dalla Banca centrale svizzera Swiss National Bank a Credit Suisse, accolto all’inizio con favore dai mercati azionari, non basta a smorzare la paura di una crisi bancaria, soprattutto alla luce dei continui dubbi sulla solidità delle banche regionali Usa.
Il Ftse Mib segna un calo dello 0,21%. Tra le banche, attaccate da forti sell off alla vigilia, UniCredit è in rialzo dell’1,11%, Intesa SanPaolo è ingessata, Banco BPM debole con +0,17%, Bper è in calo dello 0,87% mentre al di fuori del listino principale Mps in flessione dello 0,24%.