Accordo UBS-Credit Suisse riporta sui mercati spettro bail-in. Borsa Hong Kong -3%, futures DJ -130 punti
Borse asiatiche negative dopo la notizia, arrivata ieri sera, dell’accordo con cui il colosso bancario svizzero Ubs acquisterà la rivale Credit Suisse per un valore di $3,25 miliardi (3 miliardi di franchi svizzeri).
La notizia non ha sedato le ansie esplose sui mercati già con il crac di Silicon Valley Bank (SNB) e di Signature Bank.
L’intervento del governo elvetico e della Swiss National Bank, teso a orchestrare l’accordo tra Ubs e Credit Suisse, alimenta anzi gli interrogativi sulle reali condizioni di salute in cui versano, in generale, le banche di tutto il mondo.
A deprimere il sentiment degli operatori di mercato è lo spettro del bail-in, che torna ad aleggiare sui mercati per chi investe nelle obbligazioni delle banche, dopo la notizia relativa alla svalutazione a zero dei bond At1 di Credit Suisse per un valore di 17 miliardi di dollari circa.
I detentori di quelle obbligazioni AT1 di Credit Suisse si ritrovano ora in mano bond che non valgono più niente, tanto che già si parla di un bail-in storico, se non record.
Di fatto, nel comunicato diffuso dall’Autorità svizzera FINMA, con cui è stato annunciato l’accordo con cui UBS acquisterà Credit Suisse, si legge che la transazione si tradurrà in una “svalutazione completa” dei bond Tier 1 emessi dal colosso.
L’indice Hang Seng della borsa di Hong Kong cede il 3% circa, l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in ribasso dell’1,42%; male anche Sidney -1,43%, Shanghai -0,44%, Seoul -0,56%. Peggiorano i futures sui principali indici azionari Usa. Alle 7.30 ora italiana, i futures sul Dow Jones perdono più di 130 punti (-0,40%); i futures sullo S&P 500 arretrano dello 0,28%, i futures sul Nasdaq scendono dello 0,27%.
La Fed, la Bce, la Bank of Canada, la Bank of England, la Bank of Japan e la Swiss National Bank hanno intantoannunciato nella notte il via a “un’azione coordinata volta a rafforzare l’erogazione di liquidità attraverso le linee swap in dollari”.
“Al fine di migliorare l’efficacia delle linee swap per fornire finanziamenti in dollari Usa, le banche centrali hanno deciso di aumentare la frequenza delle operazioni a 7 giorni. Le operazioni verranno effettuare ogni giorno, invece che su base settimanale. Queste operazioni, effettuate ogni giorno, prenderanno il via lunedì, 20 marzo 2023, e continueranno almeno fino alla fine di aprile”, si legge nella nota.