Mercati: sentiment migliora con rumor depositi e buy banche regionali Usa. Ma First Republic -47%
Sentiment cautamente positivo sui mercati azionari dopo le indiscrezioni, secondo cui le autorità federali degli Stati Uniti starebbero valutando l’opzione di garantire tutti i depositi bancari, espandendo le garanzie fornite dalla Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC), che al momento coprono un ammontare massimo di 125 miliardi di dollari. E’ quanto riporta l’agenzia di stampa Bloomberg.
Negli Stati Uniti, il valore dei depositi bancari è di circa 18 trilioni di dollari.
A Wall Street i futures sui principali indici azionari Usa sono in lieve rialzo. In Asia Sidney positiva con un +0,82%. La borsa di Hong Kong segna un progresso dello 0,99%, Shanghai +0,36%, Seoul +0,32%. La borsa di Tokyo oggi è chiusa.
Ieri il Dow Industrial Average è salito di 382,58 punti (+1,20%), a 32.244,59 punti; lo S&P 500 è avanzato di 34,91 punti (+0,89%), a 3.951,56, mentre il Nasdaq Composite ha messo a segno un progresso di 45,03 punti o +0,39%, a quota 11.675,55 punti.
Ancora protagonista il timore sul destino di First Republic, la banca regionale Usa il cui titolo è stato massacrato dalle vendite, a seguito del crac di Silicon Valley Bank (SVB). Ieri il titolo è stato attaccato di nuovo da un forte sell off, sulla scia delle indiscrezioni secondo cui Jamie Dimon, ceo di JP Morgan, sarebbe a caccia di ulteriori finanziamenti per blindare l’istituto (che ha già ricevuto depositi per un valore di 30 miliardi di dollari dalle principali banche Usa, JP Morgan inclusa).
Il titolo First Republic ha chiuso la sessione con un tonfo superiore a -47%, a quota $12,18.
Ieri i titoli delle banche regionali Usa hanno recuperato in generale terreno, con l’indice SPDR Regional Banking ETF (KRE) che è salito di oltre l’1% dopo essere scivolato del 14% la scorsa settimana.
Tra le azioni in ripresa, quelle delle banche regionali PacWest, First Citizens e Fifth Third Bancorp. L’ETF è balzato fino a +5% nel corso della seduta, per poi essere zavorrato dal tonfo di First Republic.
Prende il via oggi la riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve, la banca centrale americana guidata da Jerome Powell.
Gli analisti di Citi prevedono un rialzo dei tassi di 25 punti base, anche sulla scia delle recenti turbolenze dei mercati scatenate dal timore di una crisi bancaria, a seguito del crac di Silicon Valley Bank.
Nell’ultima riunione del 31 gennaio -1° febbraio, la Fed di Jerome Powell ha annunciato un rialzo dei tassi di interesse Usa di 25 punti base, al range compreso tra il 4,5% e il 4,75%, record dall’ottobre del 2007.
Ci si chiede però anche se la Fed di Powell deciderà di fare anche una pausa, alla luce della crisi di fiducia scattata sulle banche dopo il crac di SVB e sulla scia dei timori sul futuro di Credit Suisse, acquistata alla fine da UBS, che hanno contagiato anche gli Stati Uniti.