Bce, Lagarde: “monitoriamo segnali di stress, improbabile crisi bancaria”
La Bce continuerà a monitorare i segnali di stress nei prestiti bancari a causa delle turbolenze finanziarie in corso, ma per ora è improbabile che si verifichi una crisi conclamata.
Il capo economista dell’Eurotower, Philip Lane, ha affermato che i nervosismi del mercato potrebbero rivelarsi “un non evento” per la politica monetaria, o potrebbero influenzarla marginalmente, ma al momento le probabilità che la crisi cambi completamente le prospettive rimangono alte.
Lane ha spiegato che la Bce elabora sempre scenari complessi, ma quello attuale rappresenta “uno scenario di coda”.
Intervenendo prima di Lane, Christine Lagarde ha affermato che l’effetto degli aumenti dei tassi di interesse potrebbe essere amplificato laddove le banche diventassero più avverse al rischio e iniziassero a chiedere tassi più alti nei prestiti, implicando una minore necessità di azione della banca centrale.
Lagarde ha riaffermato la determinazione della BCE a portare l’inflazione nella zona euro al 2%, dall’8,5% del mese scorso, e ha notato che gli aumenti passati stanno cominciando a trasmettersi nell’economia.
“Affinché le pressioni inflazionistiche si allentino, è importante che la nostra politica monetaria funzioni in modo deciso nella direzione restrittiva”, ha affermato. “E quel processo sta iniziando ad avere effetto solo ora.”