Deutsche Bank finisce nell’occhio del ciclone, oltre -10% in Borsa e CDS schizzano su valori mai visti prima
Non è finito il panic selling sul comparto bancario europeo. Dopo il caso Credit Suisse, il mercato sembra aver preso di mira un’altra banca del Vecchio Continente: la tedesca Deutsche Bank. Intorno alle 15:00 i i titoli perdono a Francoforte oltre il 10% a 8,3 euro dopo aver toccato un minimo intraday sotto quota 8 euro. Si tratta della terza seduta consecutiva in calo calo che porta così le quotazioni ai minimi di 5 mesi (-30% da inizio marzo).
Cosa è successo?
Questa mattina Deutsche Bank ha annunciato che venderà in anticipo alcune delle sue obbligazioni. Stiamo parlando delle sue obbligazioni in dollari Additional Tier-1 (AT1), una classe di obbligazioni che ha fatto notizia questa settimana dopo l’azzeramento di quelle di Credit Suisse per 17 miliardi di dollari in seguito all’accordo per l’acquisizione da parte di Ubs.
Inoltre, la banca tedesca riscatterà in anticipo i titoli Tier 2 subordinati da 1,5 miliardi di dollari a tasso fisso con scadenza al 2028. Queste mosse hanno alimentato la speculazione sul settore, dopo il salvataggio di Credit Suisse, non si era ancora spenta.
In particolare, i titoli Tier 2 subordinati saranno riscattati il 24 maggio insieme agli interessi maturati fino alla data di rimborso. Deutsche Bank ha assicurato di aver ricevuto tutte le autorizzazioni normative necessarie per l’operazione.
Impennata dei credit default swap
Le vendite di oggi accompagnano il balzo dei credit default swap (CDS), un contratto derivato particolare che permette di proteggere il detentore di un credito dal rischio di fallimento (default) dell’attività sottostante e in questo caso di Deutsche Bank.
L’impennata dei CDS alimenta i timori sulla stabilità generale delle banche europee, oltre che su quella della banca tedesca, in quanto fungono sostanzialmente come una vera e propria assicurazione finanziaria per gli obbligazionisti contro il fallimento della società. I CDS legati all’istituto tedesco sono schizzati oltre i 190 punti dai 140 punti base registrati il giorno precedente, segnalando quindi un improvviso e repentino aumento dei costi di assicurazione contro il default del colosso tedesco.
Secondo Refinitiv si tratta del maggior aumento giornaliero dei CDS di Deutsche Bank mai registrato, superando anche il massimo raggiunto in seguito allo scoppio della pandemia ma anche quello segnato dopo l’invasione della Russia dell’Ucraina.