Wall Street: futures del DJ salgono di 185 punti base. Mossa di First Citizens aumenta la fiducia
I titoli azionari statunitensi hanno aperto con un piccolo guadagno oggi, grazie alla rinnovata fiducia nella stabilità del sistema bancario del Paese. Stamani alle 11 ora italiana, i futures del Dow erano in rialzo di 185 punti, pari allo 0,6%, quelli dello S&P 500 di 22 punti, pari allo 0,6%, e quelli del Nasdaq 100 di 38 punti, pari allo 0,3%.
A far da traino la notizia che la First Citizens Bank) acquisterà la maggior parte del portafoglio prestiti della Silicon Valley Bank, che è crollata, come ha dichiarato lunedì la Federal Deposit Insurance Corporation, assicurando ai clienti commerciali della SVB l’immediato ripristino dei servizi bancari completi. Inoltre, Bloomberg ha riportato che le autorità statunitensi starebbero valutando la possibilità di espandere uno strumento di prestito d’emergenza per le banche, aiutando le banche regionali più piccole a rafforzare i loro bilanci.
Detto questo, le pressioni sono ancora presenti dopo il crollo di due istituti di credito statunitensi all’inizio del mese: i dati mostrano che i depositi delle piccole banche sono scesi di 120 miliardi di dollari nella settimana fino al 15 marzo, mentre i prestiti sono aumentati di 253 miliardi di dollari. Il presidente della Fed Jerome Powell ha dichiarato la scorsa settimana che lo stress bancario potrebbe innescare una contrazione del credito con implicazioni “significative” per il rallentamento dell’economia statunitense, mentre il presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari ha affermato nel fine settimana che le turbolenze bancarie hanno aumentato il rischio di una recessione statunitense. Questo ha cambiato la percezione del mercato su ciò che la Fed deciderà nella riunione del mese prossimo. “I mercati sono diventati sempre più dubbiosi sul fatto che la Fed sia in grado di inasprire ulteriormente la politica e hanno contemporaneamente ipotizzato un inizio anticipato del ciclo di allentamento”, hanno dichiarato gli analisti di ING in una nota.
Nel corso della settimana sono previsti interventi di diversi funzionari della Fed, tra cui il governatore della Fed Philip Jefferson, mentre l’attenzione economica principale sarà rivolta all’indice dei prezzi PCE core di venerdì, la misura dell’inflazione preferita dalla Fed.
Il petrolio si è stabilizzato, rimanendo appena al di sopra dei minimi di 15 mesi, mentre gli operatori cercano nuovi spunti dalla crisi bancaria in corso, data l’importanza del settore bancario nel commercio globale del petrolio. Stamani i futures sul greggio statunitense erano in rialzo dell’1,1% a 70,02 dollari al barile, mentre il Brent è salito dell’1% a 75,36 dollari.
Entrambi i benchmark del greggio hanno guadagnato circa il 3% la scorsa settimana, recuperando dopo il crollo di quasi il 13% della settimana precedente, i maggiori ribassi settimanali degli ultimi mesi, sul timore che la crisi bancaria, unita ai rialzi aggressivi della Fed, possa portare a una recessione degli Stati Uniti. Inoltre, i futures sull’oro sono scesi dell’1,6% a 1.969,10 dollari all’oncia, mentre la coppia euro/dollaro è salita dello 0,1% a 1,0768.