Finanza Alert INPS: senza migranti le pensioni degli italiani sono a rischio

Alert INPS: senza migranti le pensioni degli italiani sono a rischio

19 Aprile 2023 11:21

L’attenti di Tridico (INPS): pensioni a rischio senza migranti

Senza migranti le pensioni sono a rischio. Questo è, in estrema sintesi, il pensiero di Pasquale Tridico, presidente dell’Inps, che nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa difende la Legge Fornero da un’eventuale riforma delle pensioni.

Tridico ritiene, in altre parole, che andare a modificare la Legge Fornero comporterebbe un peggioramento del quadro previdenziale italiano.

Ma entriamo un po’ più nel dettaglio.

Pensioni: il 2040 è l’anno del collasso

Volendo dare uno sguardo completo al mondo delle pensioni, è importante prendere in considerazione i numeri diffusi la scorsa settimana dall’Istat, che ha certificato, per il 2022, un record negativo: 392.598 bambini nati lo scorso anno.

Siamo davanti ad un minimo storico di nascite: questo è un numero molto pericoloso per la sostenibilità delle pensioni.

Secondo Pasquale Tridico avremmo grosso modo lo stesso numero di persone che vanno in pensione e che entrano nel mercato del lavoro.

Il presidente dell’Inps aggiunge che “con meno 400 mila nuovi nati fra circa 20 anni avremo 230 mila diplomati e 70 mila laureati. Secondo le attuali condizioni, in 150 mila avranno un lavoro“.

Tridico spiega che le economie più ricche hanno tutte molti migranti: anche in Italia vi è l’esigenza di andare a coprire la domanda di lavori medio bassi da Nord a Sud con gli stranieri.

Una delle soluzioni a questo problema, non può che essere l’accesso di un’immigrazione regolare e fluida.

Ma cerchiamo di analizzare il problema dal punto di vista delle nostre pensioni.

Attualmente il saldo per le casse Inps, grazie ai lavoratori stranieri, risulta essere decisamente positivo.

Nella maggior parte dei casi chi arriva in Italia è giovane e nel momento in cui lavora in chiaro, contribuisce positivamente al welfare italiano.

Secondo Tridico, ora come ora, andare a riscrivere la Legge Fornero peggiorerebbe ancora il quadro.

Il numero uno dell’Inps ritiene che non ci siano le condizioni per abolire o effettuare dei cambiamenti radicali. Le quote non costituiscono la soluzione.

Tridico, poi, si sofferma anche sui vari sussidi che dovrebbero arrivare in sostituzione del reddito di cittadinanza.

Grazie a questa misura non è aumentato il lavoro neroanzi si è ridotto. E l’occupazione in generale è aumentata. In Italia c’è una questione di bassi salari. Non è vero che il costo del lavoro in Italia non è competitivo. I giovani hanno voglia di lavorare ma se ne vanno perché qui si guadagna poco”.

Quanti migranti servono

L’Italia, in queste settimane, è costretta a fronteggiare decine di nuovi sbarchi, a seguito dei quali è necessario prestare assistenza ed accogliere molti migranti.

A puntare il dito contro l’emergenza ci ha pensato Giorgio Gori, sindaco Dem di Bergamo, che, intervistato da La Repubblica spiega che “le nuove norme sull’immigrazione creano gravi problemi alle città, per le ricadute su sicurezza e degrado, e al tempo stesso all’economia del Paese, che va in difficoltà senza l’ingresso di nuovi lavoratori. Se non verrà modificato, a farne le spese saranno innanzitutto i cittadini italiani“.

Distanziandosi dalla facile retorica e tornando al problema delle pensioni, secondo un’analisi effettuata dal sito Lavoce.info, l’età media degli immigrati è pari a 33 anni, contro i 45 della popolazione italiana.

Questo è il motivo per il quale il saldo Inps risulta essere positivo.

Su un ammontare complessivo di 16 milioni di pensionati, gli stranieri risultano essere solo e soltanto 130 mila, con 80 mila pensioni contributive e 50 mila pensioni assistenziali.

Stiamo parlando di una cifra che corrisponde a meno dell’1% del totale, per un importo di circa 800 milioni di euro (i dati sono aggiornati al 2015).

Sul lato delle entrate, i 2,4 milioni di lavoratori stranieri versano all’Inps oltre 10 miliardi di euro l’anno.

Stando a questi dati, già nel 2023, le previsioni dell’Inps prevedono un buco di bilancio pari a 10 miliardi di euro.