Ita Airways, trattativa Mef-Lufthansa prorogata. La nuova data
Ita Airways: focus su trattative Mef-Lufthansa. Cosa succede
La conclusione dell’affaire Ita Airways viene rimandata. Le trattative in esclusiva con tra il Mef e Lufthansa sono state prorogate fino al 12 maggio 2023.
Il negoziato, che dovrebbe portare all’acquisizione da parte dei tedeschi del 40% della compagnia di bandiera italiana sembra essere giunto ad un passo dal traguardo.
Ricordiamo che le parti stanno negoziando l’ingresso di Lufthansa, con una quota di minoranza, nel capitale di ita Airways.
Dalla Germania, i manager hanno chiesto al Ministero dell’Economia di poter prorogare la trattativa fino al prossimo 12 maggio 2023:
la scadenza originaria – anche se non era tassativa – era stata fissata al 24 aprile 2023.
Il Mef ha dato il via libera a questo supplemento di istruttoria. Già nel corso degli ultimi giorni era emerso che la conclusione della trattativa sarebbe dovuta slittare di qualche giorno.
Antonino Turicchi, presidente di Ita Airways, ha anticipato che “l’operazione, nella sua struttura è definita, poi il fatto che qualcuno la voglia cambiare di una virgola fa parte del negoziato”.
Ita Airways: i nodi ancora da sciogliere
La conclusione dell’accordo, che prevede l’acquisizione del 40% del capitale di Ita Airways da parte di Lufthansa, è stata rimandata al 12 maggio.
I tedeschi, in estrema sintesi, hanno chiesto di allungare le trattative perché si sta procedendo con il definire l’ammontare dell’investimento di Lufthansa, che a seguito di un aumento di capitale riservato della compagnia italiana, ha intenzione di rilevarne fino al 40% dal Tesoro italiano.
Al momento si sta ragionando su una cifra che potrebbe orbitare intorno ai 250 milioni di euro.
All’interno del preaccordo, Lufthansa potrebbe già indicare l’ammontare dell’investimento per poter entrare in Ita Airways. La percentuale, però, verrà fuori solo e soltanto al momento del closing, sulla base del valore che la compagnia italiana avrà a quel punto.
Il vero e proprio nodo reale da sciogliere, per il momento, è relativo alla cosiddetta “fase 2”, che consiste nell’opzione di controllo da parte di Lufthansa su Ita.
Questa dovrà essere esercitata nel momento in cui viene raggiunto il break even, che è atteso dopo due anni – quindi nel 2025 -, quando la compagnia sarà diventata “profittevole”: questo potrebbe avvenire nel 2026.
L’intenzione del governo è quella di assicurare un presidio a tutela dell’interesse pubblico dopo il primo biennio.
Per ottenere questo risultato sono due le opzioni in campo:
- il mantenimento di una quota di minoranza;
- la presenza di rappresentanti nel board.
Sarà necessario, però, andare a modificare lo Statuto.
I conti in rosso
Ita Airways, nel corso del 2022, ha registrato un Ebit negativo per oltre 550 milioni di euro, mentre le perdite nette sono state pari a 486 milioni di euro.
Fabio Lazzerini, amministratore delegato della società, ha spiegato che la compagnia ha chiuso il primo trimestre 2023 con ricavi da passeggeri pari a 345 milioni di euro ed ha 402 milioni di euro in cassa, rispetto ai 424 milioni di fine 2022.
Ad aprile scatteranno gli aumenti salariali del personale navigante e di terra: un costo che, secondo gli esperti, dovrebbe gravare sui conti per un valore compreso tra i 10 ed i 15 milioni di euro a trimestre.
Nel momento in cui il Mef e Lufthansa dovessero raggiungere un’intesa, il dossier verrà inviato a Bruxelles, dove dovrebbe arrivare il via libera dell’Antitrust europeo, atteso per la fine dell’estate.
Una volta concluso l’accordo, entreranno le risorse Lufthansa a cui si aggiungeranno 250 milioni di soldi pubblici, che costituiscono l’ultima tranche degli 1,35 miliardi che avevano ottenuto l’approvazione della Commissione europea.