Congiuntura Confcommercio: PIl e consumi rallentano
Nel mese di settembre il recupero dei consumi si è concentrato principalmente sui servizi, mentre per i beni, conseguenza anche di una situazione complicata nel comparto auto, la domanda ha mostrato segnali di decelerazione. L’ICC,l’Indicatore Congiuntura di Confcommercio indica, nel confronto annuo, una variazione dello 0,8%, il dato più basso da marzo, confermando qualche difficoltà da parte delle famiglie nel restituire pieno smalto al profilo della spesa.
La minore tonicità dei consumi associata al persistere di disfunzioni sul versante produttivo, comincia a determinare dinamiche del PIL più contenute. Nel mese di ottobre, stando alle nostre stime, questo indicatore dovrebbe registrare una crescita dello 0,1% su settembre e del 4,1% nel confronto annuo.
Dunque, la parte finale del 2021, seppure caratterizzata da una crescita diffusa sembra mostrare la compresenza di una molteplicità di fattori frenanti, anche in relazione allo scenario internazionale, sia per le strozzature presenti nei sistemi di approvvigionamento sia per la ripresa del processo inflazionistico, oggi non più semplicisticamente derubricato a meramente transitorio. Inoltre, i ritardi delle campagne di vaccinazione in molte aree svantaggiate del mondo rappresentano un rischio concreto di non riuscire a debellare la pandemia in modo definitivo e in tempi ragionevoli.