News Finanza Indici e quotazioni Wall Street snobba inflazione e venti di tapering: futures in solido rialzo, Dow Jones +200 punti

Wall Street snobba inflazione e venti di tapering: futures in solido rialzo, Dow Jones +200 punti

14 Ottobre 2021 12:50

A Wall Street il focus rimane sulla stagione degli utili trimestrali, che oggi vedrà protagonisti i risultati di bilancio di Bank of America, Citigroup, Morgan Stanley e Wells Fargo, e sul tema inflazione-conseguente tapering della Fed.

I titoli delle suddette banche sono tutti in rialzo.

I futures sul Dow Jones salgono di 200 punti circa (+0,60%); quelli sul Nasdaq avanzano dello 0,77% a 14.878 punti circa e quelli sullo S&P 500 fanno +0,65% a 4.383.

Dalle minute della Federal Reserve di Jerome Powell pubblicate ieri, è emerso che la banca centrale americana è pronta a staccare la spina, sebbene in modo graduale, al bazooka monetario che ha lanciato nel 2020 per blindare l’economia americana e proteggerla dalle conseguenze economiche del Covid-19.

Il tapering, riduzione degli acquisti di asset che la banca centrale Usa effettua ogni mese per un valore di $120 miliardi (di cui $80 miliardi destinati all’acquisto di Treasuries e $40 all’acquisto di asset garantiti dai mutui), partirà alla metà di novembre, oppure alla metà di dicembre, per concludersi alla metà del 2022.

Nel documento si legge che, “in generale, i partecipanti hanno ritenuto che, ferma restando la necessità che la ripresa economica rimanga ampiamente sulla buona strada, un processo graduale di tapering che si concludesse verso la metà dell’anno prossimo sarebbe appropriato”.

Dalle minute emerge inoltre che le stime dei membri (del Fomc) sono “in linea con un tapering graduale degli acquisti netti, che verrebbe completato nel luglio del prossimo anno”.

Ancora, “i partecipanti hanno notato che, nel caso in cui la decisione di iniziare il tapering degli acquisti avvenisse nel prossimo meeting (quello imminente dei prossimi 2-3 novembre), il processo di tapering potrebbe iniziare con un calendario degli acquisti mensili che partirebbe alla metà di novembre o alla metà di dicembre”.

Attesa per la pubblicazione dei dati macro Usa relativi all’indice dei prezzi alla produzione e alle richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione.

Ieri il dato sull’inflazione Usa misurato dall’indice dei prezzi al consumo ha confermato come la corsa dei prezzi, nel mese di settembre, sia stata pari al 5,4%, – con tanto di boom di prezzi di benzina e carburante oltre +40% – e del 4% escludendo le componenti più volatili del dato.

Tra i titoli attivi in premercato, va segnalato il balzo dei titoli legati alla fase di reopening post Covid-19 dell’economia, come Carnival e MGM Resorts. Bene anche i titoli energetici come Diamondback Energy e Occidental Petroleum. UPS anche è in rialzo dopo un upgrade sul rating da Stifel, che ha citato l’arrivo della stagione di shopping festivo e che intravede per il titolo un margine di rialzo superiore al 20%.

Ieri sono stati resi noti i risultati di JP Morgan, prima grande banca Usa a riportare gli utili del terzo trimestre.

Il colosso gestito da Jamie Dimon ha battuto le attese sfornando utili per 9,6 miliardi di dollari con EPS di 3,03 $. Considerando il rilascio della riserva netta di 2,1 mld di dollari e 566 milioni di agevolazioni fiscali, l’eps è salito a 3,74 dollari per azione contro i 3 dollari per azione stimati dagli analisti (consensus Refinitiv). I ricavi sono aumentati dell’1% a 29,65 miliardi di dollari nel trimestre. Il titolo, inizialmente in rialzo, ha chiuso però in rosso.