Dollaro Usa: fine del dominio? La ‘profezia’ del ceo russo
Dollaro Usa: fine del dominio? Parla il banchiere russo
Il dollaro smetterà di essere la moneta principale nei vari scambi internazionali. A trarne vantaggio sarà la Cina. Questa è la previsione lanciata da un potente banchiere russo, il quale ritiene che nella guerra con l’Ucraina la Russia non è destinata a soccombere. E che arriveranno nuovi guai per l’Occidente.
In questi ultimi mesi torna quanto mai di moda una campagna anti dollaro: da più fronti si continua a parlare di un imminente declino del biglietto verde.
Il suo predominio, nelle relazioni commerciali internazionali, è destinato a finire: ad iniziare ad avere maggior importanza sembra essere lo yuan cinese.
Verso la fine del predominio del dollaro
Ci stiamo avvicinando alla fine del predominio mondiale del dollaro?
Sembrerebbe di sì, almeno stando alle parole di Andrei Kostin, l’amministratore delegato della VTB, una banca controllata dallo stato russo.
L’istituto di credito è il secondo più grande della Russia ed ha un’importante presenza a livello mondiale.
Andrei Kostin ha spiegato che la crisi starebbe introducendo alcuni importanti cambiamenti nell’economia mondiale e andrà a minare dalle fondamenta la globalizzazione.
Questo sta avvenendo in un momento in cui la Cina sta assumendo il ruolo di massima potenza economica globale.
Ma il ruolo del dollaro come valuta di riferimento mondiale si sta realmente indebolendo o è solo un’opinione di parte? Quanto è reale la suggestione che arriva dalla Russia?
Kostin ritiene che l’Unione europea e gli Stati Uniti d’America siano destinati a perdere, se continuano nella strada intrapresa di congelare centinaia di miliardi di attività sovrane russe.
Molti paesi hanno deciso di muoversi diversamente ed hanno iniziato ad effettuare dei pagamenti con valute diverse dal dollaro e dall’euro.
La Cina, invece, sta procedendo con la rimozione di alcune restrizioni legate all’uso della sua moneta.
Intervistato da Reuters, Andrei Kostin ha spiegato che “la lunga era storica del dominio del dollaro americano sta volgendo al termine. Penso che sia giunto il momento in cui la Cina rimuoverà gradualmente le restrizioni valutarie”.
Ricordiamo che il dollaro statunitense è diventato la valuta di riferimento per il commercio internazionale all’inizio del ventesimo secolo, quando ha superato la sterlina inglese come valuta di riserva globale.
A mettere in evidenza che sono arrivati i primi segnali di de-dollarizzazione ci ha pensato questo mese Jp Morgan.
Nel corso degli ultimi quarant’anni, inoltre, è stata registrata un’importante ascesa economica della Cina.
A mettere in pericolo la supremazia del dollaro ci hanno pensato la guerra in Ucraina e le dispute sul tetto del debito negli Usa.
Cosa potrebbe cambiare
I segnali di un inizio del declino del dollaro, quindi, ci sarebbero tutti.
Ma Kostin rincara la dose e sottolinea che “siamo già entrati in una guerra calda. Non fa freddo quando ci sono così tante armi occidentali e molti servizi e consiglieri militari occidentali coinvolti. La situazione è peggiore che nella Guerra Fredda, è molto difficile e allarmante”.
Kostin ritiene che l’economia russa non verrà spazzata via dall’Occidente.
A conferma della sua opinione ci sarebbe anche la view del Fondo Monetario Internazionale, che ad aprile ha rivisto le previsioni del Pil russo per il 2023 segnalando una crescita dello 0,3% allo 0,7%, anche se ha abbassato le previsioni per il 2024 all’1,3% dal 2,1%.
Le sanzioni sono cattive e ne soffriamo, ovviamente. Ma l’economia si è adattata – spiega Kostin -. Allo stesso tempo, prevediamo che le sanzioni si intensificheranno, saranno inasprite, alcune finestre saranno chiuse, ma troveremo anche altre opportunità.