Fisco: tredicesima, Irpef e smart working: tutte le novità
Il fisco italiano sta per cambiare volto: novità governo Meloni su tredicesima, Irpef e smart working
Il Fisco italiano si prepara a cambiare volto: inizia a prendere forma la delega fiscale.
Le novità che ruotano intorno al fisco stanno assumendo una propria fisionomia per rispecchiare sempre di più il programma del Centrodestra, che è stato votato dagli elettori nel corso delle ultime elezioni politiche.
Il governo Meloni ha presentato dieci proposte di modifiche e la Commissione finanze alla Camera ha iniziato l’esame dei vari emendamenti.
La novità andrà ad impattare sulla vita di tutti i giorni sia dei lavoratori dipendenti che di quelli autonomi.
Tra le novità più importanti, sicuramente, ci sono la riduzione delle tasse sulla tredicesima, l’Irpef a rate e la flat tax per i lavoratori dipendenti.
Vediamo nel dettaglio quali sono le novità più importanti.
Flat tax e tredicesima per i lavoratori dipendenti
Stando a quanto riferisce direttamente l’Ansa, un emendamento presentato dal Governo alla delega fiscale ha previsto una detassazione della tredicesima.
L’Esecutivo, con questa ulteriore mossa, ha deciso di sostenere il lavoro dipendente con un intervento importante sulla leva fiscale.
Per il momento, però, è stata messa in stand by la flat tax incrementale per i lavoratori dipendenti.
Nel testo della delega fiscale, laddove era stata prevista, è stata cambiata la frase ed è stata sostituita con la presente:
l’applicazione, in luogo delle aliquote per scaglioni di reddito di un’imposta sostitutiva Irpef e delle relative addizionali, in misura agevolata sui premi di produttività, sulle retribuzioni corrisposte a titolo di straordinario che eccedono una determinata soglia e per i redditi riconducibili alla tredicesima.
Capitolo importante riguarda la possibilità di pagare con periodicità mensile gli acconti ed i saldi delle tasse per i lavoratori autonomi ed i professionisti.
Al centro della modifica ci potrebbero finire le modalità di versamento previste per i contribuenti a cui si applicano gli ISA, ossia gli indici sintetici di affidabilità fiscale, che potrebbero trovarsi a gestire in maniera diversa il versamento dell’Irpef.
In estrema sintesi, l’ipotesi è che possa rimanere in piedi l’attuale sistema di calcolo del saldo e degli acconti anche in misura previsionale, senza particolari penalizzazioni per i contribuenti.
La distribuzione più equa delle tasse potrebbe passare attraverso un meccanismo di progressiva introduzione della periodicità mensile degli acconti e dei saldi, con una eventuale riduzione della ritenuta d’acconto.
Il fisco passa anche dalle multinazionali
Tra le novità di maggiore rilievo c’è anche l’introduzione della tassazione minima globale.
L’Esecutivo si potrebbe avvalere della possibilità di introdurre l’imposizione minima globale alle imprese situate nel territorio italiano, che fanno capo a delle multinazionali.
L’ipotesi è il raggiungimento di un’aliquota di tassazione minima al 15% in modo da recepire nell’ordinamento la direttiva dell’Unione europea che mira a “garantire un livello di imposizione fiscale minimo globale per i gruppi multinazionali di imprese e i gruppi nazionali su larga scala nell’Unione”.
Un emendamento formulato alla delega fiscale, che è stato approvato in commissione Finanza alla Camera, ha previsto un adeguamento della residenza fiscale anche alla prestazione lavorativa in smart working.
È stato previsto, in questo caso, che si debba procedere con la “revisione della disciplina della residenza fiscale delle persone fisiche, delle società e degli enti diversi dalle società come criterio di collegamento personale all’imposizione, al fine di renderla coerente con la migliore prassi internazionale e con le convenzioni sottoscritte dall’Italia per evitare le doppie imposizioni, nonché coordinarla con la disciplina della stabile organizzazione e dei regimi speciali vigenti per i soggetti che trasferiscono la residenza in Italia”.
È previsto, inoltre, l’arrivo del Garante del Contribuente.
Ad annunciare questa figura sono stati Alberto Bagnai, Laura Cavandoli, Giulio Centemero e Alberto Gusmeroli, deputati della Lega, che hanno spiegato che la finalità di questa nuova figura è quella di andare a semplificare e ad accelerare la risoluzione di eventuali criticità del sistema o nei vari rapporti fiscali grazie al suo intervento.
L’obiettivo è quello di stabilire un rapporto equilibrato tra il fisco ed il contribuente.