Intrum: “Imprese italiane resilienti e attente ai costi”
Intrum, operatore europeo dei servizi al credito, ha pubblicato l’edizione 2023 dell’European Payment Report (EPR), documento arrivato alla sua venticinquesima edizione, basato su un’indagine condotta simultaneamente in 29 Paesi europei.
Alla ricerca hanno partecipato oltre 10.000 aziende afferenti a 15 diversi settori, di cui 800 italiane, rappresentate dal top management e da esperti della materia all’interno dei dipartimenti finanziari.
Nonostante uno scenario macroeconomico non ancora normalizzato, le imprese italiane si stanno dimostrando resilienti e nel 38% dei casi, secondo l’EPR 2023, dichiarano che l’attività economica è più forte oggi di 12 mesi fa, rispetto al 27% in Europa.
Più della metà delle imprese (il 55%) ha ridotto i consumi per fronteggiare l’aumento dei costi dell’energia e ha accelerato significativamente gli sforzi per accrescere la propria sostenibilità.
Il 56% delle imprese italiane afferma di aver spostato l’attenzione dalla crescita (principale obiettivo delle aziende dello scorso anno, come indicato nell’EPR 2022) a una maggiore efficienza e al risparmio sui costi.
L’85% delle aziende rivela che i propri dipendenti se non hanno già chiesto aumenti di stipendio superiori alla norma, lo faranno presumibilmente nel breve.
In Italia, il 64% delle aziende si dichiara sempre più preoccupato relativamente alla capacità dei debitori di pagare entro i termini concordati e allo stesso tempo, nel 54% dei casi, ammette di avere difficoltà a pagare in tempo i fornitori a causa dell’inflazione.
L’impatto dei ritardi dei pagamenti costituisce un freno allo sviluppo, distraendo risorse che altrimenti sarebbero utilizzate per migliorare la sostenibilità, espandere l’offerta o assumere nuovo personale.