Ftse Mib chiude settimana oltre i 26mila, rush dei titoli oil. Bper la migliore tra le banche
La nuova delusione dal mercato del lavoro Usa non scuote le Borse. Piazza Affari a fine giornata chiude in rialzo (+0,23% a 26.51 punti) con il settore oil che torna a correre in sintonia con l’ascesa dei prezzi del petrolio. Gli Stati Uniti a settembre hanno visto 194.000 nuovi posti di lavoro, ben al di sotto della crescita attesa dal consensus degli analisti, pari a +500.000. La disoccupazione è scesa al 4,8%. Indicazioni che comunque difficilmente smuoveranno la Fed dall’intenzione di avviare il tapering entro fine anno.
Ennesima settimana positiva per i titoli oil, sostenuti dal nuovo allungo rialzista del petrolio che ha aggiornato i top pluriennali. Tenaris segna oggi +4,58%, seguita da Saipem con +3,87%. IN spolvero anche ENI (+2,33% a 11,858 euro) con gli analisti che guardano ai possibili risvolti dell’IPO del business che integra le attività retail gas&power e quelle relative alle rinnovabili (Eni R&R). Un’operazione in cui il gruppo guidato da Claudio Descalzi manterrà la partecipazione di maggioranza nella nuova società quotata e punta a completare l’operazione nel corso del 2022. Equita SIM ritiene che possa creare valore per tre ragioni: permettendo l’accelerazione del processo di transizione energetica e i relativi investimenti tramite la riduzione del debito; quotando una società che avrà multipli significativamente superiori a quelli di Eni; e rendendo indipendente dal punto di vista operativo e finanziario la nuova società che potrà attrarre investitori (debito e equity) preclusi alle società esposte al oil&gas.
Tra le banche, giornata positiva per Unicredit (+1,11%) e Bper (+1,57%). Più indietro Intesa con +0,3%), che rimane la preferita di Barclays
Intesa Sanpaolo è la preferita di Barclays nel medio termine in virtù dei suoi forti ROTE attuali e potenziali che rappresentano un vantaggio competitivo consentendo rendimenti più alti per gli azionisti.
In affanno invece Hera che ha ceduto oggi il 2,5 per cento. Tra i peggiori anche A2A (-2,65%). Oltre -2% per STM e Nexi.