Mutui, la proposta ABI: rinegoziabili anche quelli oltre i 200mila euro. Novità anche su Isee
L’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana, scende ufficialmente in campo e decide di andare incontro alle famiglie che hanno problemi con il pagamento delle rate dei mutui.
La proposta è quella di andare in soccorso di quanti abbiano sottoscritto un finanziamento ipotecario fino ad un massimo di 200mila euro ed un Isee fino a 45mila euro.
I problemi connessi con le rate dei mutui, purtroppo, non sono destinati a chiudersi nel breve.
In Europa l’inflazione continua ad essere particolarmente elevata e l’Italia risulta essere uno dei paesi che la sta trascinando: basti pensare che il mese di giugno si è chiuso al 6,7%.
La Bce è intenzionata a contenere il più possibile l’inflazione.
Questo è il motivo per il quale fa sentire la sua voce e continuerà, con ogni probabilità, ad aumentare i tassi andando, in questo modo, a condizionare ulteriormente il mercato creditizio.
I tassi d’interesse sui mutui a tasso variabile, nel nostro paese, sono sostanzialmente cresciuti al 4,40%.
In questo contesto è facile immaginare che la maggior parte delle famiglie sia in difficoltà con il pagamento delle rate.
In Italia, secondo una stima della Fabi, ci sono 3,5 milioni di titolari di mutuo, per un valore complessivo pari a 437 miliardi di euro.
2,5 milioni di sottoscrittori risultano essere in regola con il pagamento delle rate, mentre 960 sono in difficoltà con i vari pagamenti.
È proprio a questi soggetti che si rivolge la proposta dell’Abi, che è stata condivisa con le principali banche associate.
La proposta verrà portata all’incontro con il governo che si terrà martedì 18 luglio.
Mutui, la proposta dell’Abi
Ad anticipare la proposta dell’Abi sui mutui ci ha pensato il quotidiano Il Messaggero, che è riuscito a visionare in anteprima la bozza della proposta.
Il piano dell’Abi, in estrema sintesi, prevede tre diverse soluzioni per cercare di contenere l’aumento delle rate dei mutui. Ma vediamo le soluzioni nel dettaglio:
- la prima proposta prevede un vero e proprio allungamento del piano di ammortamento per i mutui relativi all’acquisto della prima casa;
- la seconda opzione prevede un ampliamento della platea degli eventuali beneficiari, che avranno la possibilità di accedere alla rinegoziazione del proprio mutuo, avendo la possibilità di passare dal tasso variabile a quello fisso. Verranno allargati i requisiti per poter accedere a questa agevolazione: l’Isee salirebbe a 45.000 euro (in precedenza era 35.000), mentre il tetto massimo del mutuo passerebbe oltre i 200.000 euro;
- la terza proposta prevede un aumento della conoscenza del Fondo di Solidarietà dei Mutui per l’acquisto della prima casa. In questo modo ne verrebbe incentivato l’utilizzo. Questo particolare fondo, per il momento, non è conosciuto dalla maggior parte dei mutuatari. Costituisce un valido aiuto per quanti siano in difficoltà con il pagamento delle rate e permette di ottenere una sospensione del finanziamento.
Quando verranno realizzate le proposte
Stando alle anticipazioni de Il Messaggero, le banche aderenti all’Abi realizzeranno le misure che abbiamo appena elencato nel caso in cui siano rispettate alcune condizioni.
Partiamo con il sottolineare che ogni singolo istituto avrà la possibilità di garantire ai propri clienti condizioni migliori rispetto a quelle appena indicate.
Le misure, comunque vada, saranno attivate in accordo con i mutuatari e senza comportare nuovi oneri.
Le banche, inoltre, provvederanno a comunicare le iniziative utilizzando i propri siti internet e attraverso affissioni nelle filiali.
Comunicheranno, inoltre, l’adesione all’Abi, che provvederà a pubblicare un elenco delle banche aderenti.
Gli istituti di credito provvederanno a fornire un’adeguata e chiara informativa sulle modifiche contrattuali e sulle nuove modalità di rimborso direttamente ai soggetti interessati.
Grazie a questa operazione si cercherà di dare una boccata d’ossigeno alle famiglie in difficoltà con l’aumento delle rate dei mutui.