Unicredit: pianifica nuovi tagli ai costi per €500 mln
Unicredit starebbe pianificando un piano per tagliare i costi di ulteriori €500 milioni, riducendo la complessità operativa per compensare l’effetto di un’inflazione più elevata del previsto.
Secondo fonti vicine alla questione citate da Bloomberg, la banca starebbe accelerando l’automazione dei processi, snellendo la burocrazia e il middle management, rivedendo i contratti di outsourcing e investendo in digitalizzazione ed efficienza.
Queste misure sarebbero finalizzate a contrastare l’impatto dell’inflazione persistente sui costi, che la banca stima ora superare il miliardo di euro per la durata del suo piano strategico triennale, più del doppio della previsione iniziale.
Il piano strategico attuale, annunciato alla fine del 2021, è stato il primo sotto la guida di Orcel. Includeva una riduzione assoluta dei costi di €500 milioni entro il 2024, al netto di un impatto inflazionistico di €500 milioni e di €600 milioni di investimenti aggiuntivi, al fine di finanziare uno dei piani di remunerazione degli azionisti più ambiziosi tra le banche europee.
Nonostante un contesto di inflazione più alta rispetto a quello usato per definire gli obiettivi della banca nel 2021, UniCredit mira a raggiungere quegli obiettivi di costo, continuando a finanziare la trasformazione digitale, investendo nel business e preservando la redditività della banca.