Piazza Affari in rosso: ST in controtendenza nel giorno del Capital Markets Day
La penultima seduta della settimana prende il via in territorio negativo per Piazza Affari in scia allo scivolone di ieri di Wall Street, a seguito della pubblicazione del dato relativo all’inflazione Usa. Nei primi minuti di contrattazioni a Milano prevalgono le vendite, con l’indice Ftse Mib che indietreggia di circa il 2% a quota 23.262,44 punti.
A Piazza Affari continua a dominare la stagione delle trimestrali. Questa mattina sono arrivati i risultati di due big del Ftse Mib, Snam (-0,92%) e Poste Italiane (-1,46%). Quest’ultima ha annunciato risultati migliori delle attese, con l’utile netto che è salito del 10,6% a 495 milioni contro i 464,3 milioni indicati dal consensus Bloomberg. Conti in crescita anche per Snam che ha chiuso i primi tre mesi dell’anno con un utile netto in crescita a 325 milioni di euro (+3,8%) e ricavi totali per 808 milioni (+14,8%) “per effetto della crescita dei business regolati e dei business della transizione energetica”. Sul fondo del Ftse Mib Recordati con cali di quasi il 4%, seguita da Cnh e Nexi che segnano un calo rispettivamente del 3,7% e del 3,3 per cento. Rialzi, seppur marginali, per StMicroelectronics (+0,52% a 34,56 euro) che ha delineato il percorso verso l’ambizione di realizzare ricavi per 20 e oltre miliardi di dollari nel periodo 2025-2027 (il piano per il 2022 prevede ricavi compresi tra 14,8 e 15,3 miliardi di dollari). Nel giorno del Capital Markets Day, previsto a Parigi, il big italo-francese punta a un margine lordo di circa il 50% sempre nel periodo 2025-27 (pari a circa 46% quello previsto per l’anno in corso), un margine operativo di oltre il 30% (24-26% nel 2022), un margine Ebitda superiore al 40% e un free cash flow che va oltre il 25% (oltre 700 milioni di dollari nel 2022).
A livello macro, dopo i dati della Gran Bretagna, l’agenda prevede nel pomeriggio i prezzi alla produzione e le richieste di sussidio settimanale negli Stati Uniti. Sul fronte emissioni, in programma l’asta del Tesoro di Btp a 3, 7 e 30 anni fino a 6,75 miliardi. A livello societario, i cda per l’approvazione dei conti di Atlantia, Il Sole 24 Ore, Mondadori, Unipol, UnipolSai e Webuild.