Chiusura in calo in Europa, Piazza Affari a -1,3%
Giornata all’insegna delle vendite per le borse europee mentre Wall Street peggiora dopo una partenza in calo e tocca i minimi intraday. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in ribasso dell’1,3% a 28.974 punti, con vendite soprattutto su Nexi (-2,9%), Bper (-2,7%) nel giorno del Cda sui conti, A2A (-2,3%) ed Hera (-2,3%). Sugli scudi Iveco Group (+8,7%), dopo il rialzo della guidance per il full year, seguita da Prysmian (+1,7%) e Amplifon (+1,6%).
Oltreoceano, il Nasdaq scivola a -1,9% e l’S&P500 a -1,1%, all’indomani del declassamento del rating da parte di Fitch e dopo i dati odierni sull’occupazione nel settore privato.
Gli Usa hanno perso la tripla A, ma secondo la maggior parte degli analisti la decisione dell’agenza non dovrebbe avere ripercussioni significative sulla domanda di debito statunitense. Intanto, i dati Adp hanno evidenziato 324 mila nuovi impieghi, ben al di sopra delle aspettative, sottolineando ancora una volta la forza del mercato del lavoro a stelle e strisce. Cresce dunque l’attesa per il job report di venerdì, che seguirà di un giorno le trimestrali chiave di Apple e Amazon, in uscita giovedì a mercati chiusi.
In una giornata povera di spunti macroeconomici, in Italia l’Ufficio parlamentare di bilancio ha diffuso le stime aggiornate sul Pil italiano, alzando la previsione di crescita all’1% (+0,1%) per quest’anno e rivedendo al ribasso quella per il 2024 a +1,1% (-0,3%).
Sul Forex, l’euro/dollaro scivola a 1,094 e il dollaro/yen torna a 143,3. Tra le materie prime il petrolio (Brent) scende del 2% a 83 dollari al barile, frenato dall’avversione al rischio, mentre le scorte statunitensi hanno registrato un calo record di oltre 17 milioni di barili nell’ultima settimana.
Sull’obbligazionario, il rendimento del Treasury decennale risale di 10 punti base al 4,1%, dopo che il Tesoro Usa ha annunciato un’offerta di titoli per 103 miliardi di dollari, più delle attese, nelle aste della prossima settimana. Lo spread Btp-Bund si attesta a 164 bp con il decennale italiano oltre il 4,18%.