Patto anti inflazione, in cosa consiste il piano Meloni. Quanto potranno risparmiare le famiglie
L’intenzione è quella di tutelare il carrello della spesa delle famiglie italiane ed evitare che i beni di prima necessità diventino un vero e proprio salasso.
Con questi presupposti la premier Giorgia Meloni e Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, si incontreranno con le associazioni che raggruppano gli operatori della distribuzione, del commercio e dell’industria del largo consumo per siglare il patto anti inflazione, che sarà valido nell’ultimo trimestre dell’anno.
L’appuntamento è previsto alle ore 15 del 28 settembre 2023 a Palazzo Chigi.
Stando alle prime indicazioni che sono state fornite, lo scopo del patto anti inflazione è quello di offrire, nel periodo compreso tra il 1° ottobre ed il 31 dicembre 2023, un paniere di prodotti del carrello della spesa e di prima necessità con prezzi ribassati. O, comunque vada, calmierati. Ma vediamo in cosa consiste il nuovo progetto.
Il patto anti inflazione: come funzionerà
Quanto permetterà di risparmiare il nuovo patto anti inflazione?
Prima di rispondere a questa domanda è necessario premettere che, in questo momento, non è stata ancora stilata la lista dei beni a prezzi ridotti, che verrà preparata dal Ministero delle imprese e del Made in Italy a breve.
A predisporre i primi calcoli è stata, in questi giorni, Assoutenti, la quale ritiene che ogni famiglia possa risparmiare fino a 150 euro.
Complessivamente si parla di un risparmio potenziale di quasi quattro miliardi di euro.
Come si è arrivati a questa cifra?
Il carrello della spesa medio di una famiglia – nel quale si fanno rientrare i beni alimentari ed i prodotti necessari per cura della persona e della casa – potrà beneficiare di una riduzione dei prezzi del 10% nel corso dei tre mesi in cui il patto anti inflazione verrà applicato.
Questo porterebbe le famiglie a risparmiare fino a 155,30 euro nel corso di tutto il trimestre per una famiglia tipo.
Andando, poi, a vedere quelli che potrebbero essere i risparmi previsti voce per voce, Assoutenti ritiene che, solo e soltanto per la spesa alimentare, si potrebbe arrivare a risparmiare fino a 140 euro.
Il risparmio salirebbe a 211,20 euro per un nucleo familiare al cui interno ci sono due figli.
Pronta la lettera d’intenti
Per il momento le organizzazioni hanno provveduto a presentare la lettera d’intenti, con la quale si impegnano a chiedere agli associati, nel rispetto della libera concorrenza e delle strategie commerciali adottate, di valutare l’opportunità di sviluppare su base volontaria politiche commerciali atte a contrastare l’inflazione su determinati prodotti.
Attraverso la lettera d’intenti, che è stata accolta dal Ministro, le associazioni si sono, di fatto, rese disponibili a scendere in campo per contrastare l’inflazione.
All’iniziativa prenderanno parte anche Confartigianato, Cna e Casartigiani, che hanno voluto ribadire il proprio impegno a contrastare il caro prezzi.
Adolfo Urso ha spiegato che “il paniere tricolore sarà davvero tale, tutti insieme, uniti e in campo”. Mentre Pierpaolo Bombardieri, segretario della Uil ha ribadito che
lo strumento più importante per rispondere all’inflazione sia quello di recuperare la perdita del potere d’acquisto dei salari dei dipendenti e dei pensionati. Quindi ci aspettiamo dal governo, prima di altre cose, una risposta sul recupero del potere d’acquisto e sul rinnovo dei contratti. Per combattere l’inflazione servono accorgimenti, noi vedremo domani che cosa il governo offrirà.
Qualche dubbio, però, sul patto anti inflazione, viene mossa Assoutenti, che sottolinea che per quanto possa essere meritorio, potrebbe non essere sufficiente ad arginare la spirale inflattiva in corso, che è stata accentuata dal caro benzina.
Ed è difficile che l’iniziativa possa essere sufficiente a scongiurare ulteriori rincari di prezzi e tariffe nel corso dell’autunno.