Piazza Affari termina a +0,3% nel giorno dell’inflazione
Chiusura positiva per le borse europee, seppur al di sotto dei massimi intraday. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,3% a 28.243 punti, con Diasorin (+2,25%), Prysmian (+1,8%) e Campari (+1,8%) in luce, mentre arretrano soprattutto Banco Bpm (-1,8%), Tenaris (-1,8%), Iveco (-1,5%) e Saipem (-1,5%).
L’azionario globale archivia un mese di settembre complicato, appesantito dalla prospettiva di tassi più elevati per lungo tempo da parte delle banche centrali.
In giornata sono stati diffusi i dati sull’inflazione dell’eurozona, che mostrano un rallentamento dei prezzi al consumo al 4,3% e un indice core in calo al 4,5%.
In Italia, l’inflazione Cpi Nic si riduce al 5,3% ma il dato armonizzato risale al 5,7%.
Positiva anche Wall Street, dopo la frenata dell’indice core Pce, l’indicatore preferito della Fed per valutare l’inflazione, al 3,9% annuo.
Segnali che fanno pensare ad un mantenimento del costo del denaro sui livelli attuali da parte della Bce e della Fed, aspettando anche il job report statunitense della prossima settimana.
Si placa la tensione sul mercato obbligazionario, con i Treasury decennali in discesa al 4,55%. Lo spread Btp-Bund rimane in area 194 bp, con il Btp in calo al 4,78%.
Tra le materie prime il Brent scambia poco sotto i 93 dollari al barile, mentre sul Forex l’euro/dollaro scivola nuovamente a 1,057.