Gas ancora in rialzo del 5% con tensioni in Medioriente
Il gas naturale europeo continua la sua ascesa, spinto dalle crescenti tensioni in Medio Oriente che aumentano i rischi per l’approvvigionamento globale all’inizio della stagione di riscaldamento dell’emisfero settentrionale.
I futures di riferimento sono aumentati fino al 7,3%, il livello più alto da metà giugno, dopo aver guadagnato il 15% lunedì. Al momento il gas naturale europeo mostra un rialzo del 5% a 46,3€/Mwh. Le forniture dall’Israele all’Egitto sono diminuite del 20% a seguito dello stop del giacimento Tamar di Chevron su indicazione del governo israeliano.
L’Egitto, che aveva in programma di riprendere le esportazioni di gas naturale liquefatto (GNL) verso l’Europa e altrove dopo una pausa estiva, sta attualmente valutando l’impatto delle interruzioni nelle forniture di carburante israeliane, alla luce del conflitto con Hamas.
Nonostante i siti di stoccaggio del gas per l’inverno in Europa siano quasi pieni e la domanda industriale rimanga ben al di sotto delle medie storiche, la regione rimane estremamente sensibile alle variazioni nelle forniture, dopo lo stop al gas russo dello scorso anno. Anche rischi remoti, provenienti da fornitori che non sono tra i principali dell’Europa, causano dunque forti oscillazioni nei prezzi. Alla fine della scorsa settimana, questi erano saliti in scia alla minaccia di nuovi scioperi in Australia.