La russa Gazprom amplia la fornitura di gas alla Cina
Gazprom e la China National Petroleum Company (CNPC) hanno firmato un addendum al loro contratto originale del 2014 che prevede un aumento delle forniture di gas attraverso il gasdotto Power of Siberia fino alla fine del 2023, come affermato dalla compagnia russa sul suo canale Telegram.
Non è stato specificato quanto gas extra verrà esportato in Cina quest’anno, ma è improbabile che i volumi aggiuntivi siano significativi, dato che i lavori per espandere la capacità del gasdotto sono ancora in corso.
In precedenza, il ministro dell’Energia russo, Nikolai Shulginov, ha stimato in 22 miliardi di metri cubi le forniture di gas alla Cina per quest’anno e in 30 miliardi di metri cubi quelle del 2024. Alcuni funzionari russi hanno dichiarato che il collegamento dovrebbe raggiungere una capacità nominale di 38 miliardi di metri cubi all’anno nel 2025. Tuttavia, un’espansione più rapida dei lavori sul lato cinese potrebbe portare il collegamento alla piena capacità già un anno prima, secondo China Gas Holdings.
I due Paesi non hanno ancora finalizzato un accordo ancora più grande, per inviare fino ad altri 50 miliardi di metri cubi di gas russo alla Cina all’anno tramite il collegamento Power of Siberia 2 (attraverso la Mongolia), sebbene sia Putin sia Xi abbiano espresso il loro gradimento all’idea.
Dopo la perdita dei clienti occidentali in scia alla guerra in Ucraina, Gazprom e la Russia hanno bisogno del nuovo accordo sul gas più della Cina, che sta attivamente diversificando le sue importazioni.