Manovra 2024: quali tasse aumenteranno dal prossimo anno
Come cambieranno le tasse e le imposte con la Manovra 2024? Benché manchino ancora alcuni dettagli di non poco conto – come ad esempio la definizione di alcuni stanziamenti – il testo della Legge di Bilancio 2024 è sostanzialmente quello definitivo. Tra le misure più importanti che sono state annunciate ci sono:
- il taglio del cuneo fiscale;
- la riduzione delle aliquote;
- alcuni interventi sulle pensioni, sulla sanità e sulle famiglie.
Tra le novità che spuntano molte andranno ad impattare direttamente sulle tasche degli italiani. E, in molti casi, possono tradursi in maggiori oneri o tasse da pagare. Ma vediamo cosa è previsto in questo senso.
Manovra 2024: nel mirino le colf
All’interno della Legge di Bilancio 2024 viene dato ampio spazio al contrasto all’evasione fiscale nel settore del lavoro domestico. L’Inps e l’Agenzia delle Entrate avvieranno la completa e totale interoperabilità delle banche dati, che permetteranno lo scambio e l’analisi delle informazioni in loro possesso.
L’AdE cercherà di sollecitare gli adempimenti spontanei dei contribuenti, mettendo a disposizione degli stessi i dati e le informazioni che ha acquisito e che utilizza per predisporre la dichiarazione dei redditi precompilata. Verranno segnalati ai contribuenti eventuali anomalie. L’obiettivo è quello di far emergere il lavoro in nero di colf e badanti.
Immobili e beni detenuti all’estero
Nel caso in cui i contribuenti siano residenti in Italia e detengano dei beni all’estero aumentano le tasse. Verrà ritoccata, infatti, l’aliquota Ivie – imposta sul valore degli immobili all’estero – che passerà dall’attuale 0,76 per mille all’1,06 per mille, che si può riferire ad uno dei seguenti valori:
- di acquisto;
- di mercato;
- catastale.
I contribuenti hanno la possibilità di portare in deduzione da questa imposta – fino alla concorrenza del suo ammontare – un credito d’imposta che può essere pari alle eventuali tasse pagate sull’immobile nello Stato in cui lo stesso è ubicato.
Sostanzialmente raddoppiata, invece, l’imposta sul valore dei prodotti finanziari detenuti all’estero, che passa al 4 per mille dal precedente 2 per mille.
Prodotti di igiene intima femminile
Per quanto riguarda i prodotti di igiene intima femminile viene confermato l’aumento dell’Iva dal 5 al 10%. Lo stesso aumento è previsto per il latte in polvere. Le nuove imposte sulla plastica e sulle bevande analcoliche edulcorate slittano, invece, al 1° luglio 2024.
Dagli aumenti delle tasse non sono rimasti illese nemmeno le sigarette, i cui pacchetti dovrebbero arrivare a costare tra i dieci ed i dodici centesimi in più.
Nel mirino della Manovra 2024 finisce anche il tabacco riscaldato: gli aumenti previsti nel 2024 e nel 2025 sono confermati. La tassazione crescerà di un ulteriore punto nel corso del 2026. Aumenti in vista anche per il tabacco trinciato, il cui aumento della tassazione avrà un impatto stimato di circa trenta centesimi per busta. Aumentano anche le accise per le sigarette elettroniche: in questo caso è previsto un vero e proprio piano di aumenti annuali (grosso modo l’1% annuo), che sono previsti nel 2025 e nel 2026.
Assicurazione contro le calamità naturali
Viene introdotto un nuovo obbligo per le aziende. Dopo aver messo mano al portafoglio e dovuto versare qualcosa come 100 miliardi di euro per ripagare i danni delle calamità naturali, lo Stato cambia letteralmente passo. È stato introdotto l’obbligo di sottoscrivere un’assicurazione per le imprese contro i danni provocati da:
- terremoti;
- bradisismo;
- eruzioni;
- alluvioni;
- frane.
A sostenere le compagnie di assicurazioni con le quali vengono sottoscritte le polizze obbligatorie scende in campo Sace, una società pubblica che agirà come riassicuratore finale e che arriverà a coprire la metà degli indennizzi con un plafond complessivo pari a 5 miliardi di euro.