Finale poco sopra la parità per Piazza Affari
Il Ftse Mib brucia gran parte dei guadagni nel corso della giornata e chiude con un rialzo frazionale dello 0,2% a 27.339 punti. Tra le big di Piazza Affari prosegue il recupero di Saipem (+3,2%) dopo i recenti cali. Acquisti anche su Mediobanca (+3,5%) dopo l’assemblea che ha confermato gli attuali manager, nel segno della continuità.
Crolla Stm (-6%), frenata dalla guidance più debole del previsto su ricavi e utili del 4° trimestre da parte della statunitense ON Semiconductor. In calo anche Stellantis (-1,6%), nonostante gli accordi con il sindacato statunitense UAW e quello canadese Unifor. Debole Amplifon (-1,5%) dopo i conti in chiaroscuro del terzo trimestre.
I dati sull’inflazione della Germania mostrano un rallentamento al 3,8% annuo (dato armonizzato al 3,0%), mentre in Spagna la crescita dei prezzi al consumo si attesta al 3,5%. Domani riflettori puntati sull’inflazione dell’eurozona, prevista in rallentamento, oltre ai Pil di Italia e zona euro, mentre venerdì usciranno i dati americani sul mercato del lavoro.
Focus anche sulla politica monetaria, con le riunioni della BoJ (martedì), della Fed (mercoledì) e della BoE (giovedì). Nel frattempo, prosegue la stagione delle trimestrali, con Apple in uscita giovedì a mercati chiusi.
Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si riduce a circa 190 bp, con il decennale italiano in discesa al 4,73%, mentre il rendimento del Treasury statunitense risale al 4,89%. Venerdì sera l’agenzia DBRS ha confermato il rating dell’Italia a BBB con outlook stabile.
Materie prime in calo, dopo il parziale allentamento dei timori di un’estensione del conflitto tra Israele e Hamas. Il petrolio Brent cala sotto gli 87 dollari al barile, mentre l’oro oscilla in area 2.000 dollari l’oncia e il gas scivola sotto i 50€/Mwh. Sul Forex, euro/dollaro in rialzo a 1,06 mentre lo yen si rafforza a 149,1 contro il biglietto verde, in attesa della riunione di domani della Boj in cui potrebbe essere allentato il controllo della curva dei rendimenti.