Petrolio: meeting Opec+ atteso il 4 ottobre, focus su discussione incremento produzione oltre accordo
Seduta all’insegna della debolezza per il petrolio (Wti) che continua a essere scambiato in un range di prezzo che varia lentamente tra 73,45 e 76,20 dollari. “La maggior parte dei mercati petroliferi rimane bloccata tra una sana mossa tecnica correttiva dopo un rally di 30 giorni e un forte contesto macro in cui la crisi energetica e la carenza di offerta continuano a sostenere i prezzi”, commenta Pierre Veyret, analista tecnico di ActivTrades, spiegando che dal punto di vista tecnico “la situazione di medio termine rimarrà rialzista finché i prezzi rimarranno al di sopra della loro zona di supporto immediata 72,55-73,50 dollari”.
Per l’oro nero è in arrivo l’appuntamento di lunedì 4 ottobre con la riunione dell`Opec+ nella quale si discuterà se incrementare la produzione oltre l`accordo che prevede l`aumento 400.000 barili al giorno (bpd) a novembre e dicembre. “Quattro fonti dell’Opec+ hanno detto che l`aumento dei volumi è stato considerato come uno scenario, senza fornire dettagli, dato il contesto di forte inflazione energetica”, rciordano gli analisti di Equita indicando che alla luce della recente impennata del prezzo di petrolio e gas, c`è la possibilità che l`Opec+ possa aumentare ulteriormente la produzione. L’ipotesi corrente sul prezzo del Brent per le stime degli utili da parte di Equita è per il 2021 pari a 65 dollari al barile, 2022-23 pari a 70 dollari al barile. Nel settore i titoli preferiti dalla sim milanese sono Eni e Galp fra le integrate e Tenaris nel segmento dei servizi.