Pensioni, bonus tredicesima 2023: aumento reale? Ecco di cosa si tratta
A dicembre i cedolini della pensione saranno più ricchi. L’assegno previdenziale che arriverà ai pensionati conterrà la cifra base rivalutata in base all’inflazione 2022.
Non solo: verranno erogati anche la tredicesima ed altri bonus previsti dalla normativa.
Complessivamente, ad essere coinvolti dalle novità relative alla pensione, nel 2023, sono 18 milioni di italiani.
Ma vediamo cosa si devono aspettare i diretti interessati con gli ultimi assegni versati di quest’anno.
Cos’è il bonus tredicesima 2023
Anche per il 2023 è previsto il bonus tredicesima, che verrà erogato con la pensione di dicembre.
Ad introdurre questa misura è stata la Legge finanziaria del 2021.
I pensionati, in altre parole, vedranno lievitare il proprio assegno previdenziale, solo per il prossimo mese, di 153,94 euro.
Anche il bonus tredicesima viene rivalutato al costo della vita.
Verrà applicato, infatti, un aumento dello 0,8% così come previsto per il conguaglio di rivalutazione.
Ricordiamo, inoltre, che non tutti i trattamenti pensionistici hanno diritto a ricevere la tredicesima: è necessario rispettare determinati requisiti reddituali, che vengono aggiornati annualmente. Riceveranno questo particolare bonus i seguenti chi percepisce:
- una rendita facoltativa di inabilità;
- una rendita facoltativa di vecchiaia;
- una pensione invalidità civile;
- la pensione sociale;
- l’assegni di esodo;
- l’isopensione;
- l’assegno sociale;
- pensioni di vecchiaia e quella d’invalidità.
Tredicesima 2023: quali sono gli aumenti previsti
Nel cedolino della pensione di dicembre, come abbiamo visto arriverà il bonus tredicesima, rivalutato al costo della vita.
Questa, però, non è l’unica voce che andrà a comporre gli aumenti previsti il prossimo mese.
Vediamo quali sono le altre.
La rivalutazione degli assegni
Il prossimo mese arriverà il conguaglio della rivalutazione al costo della vita della pensione.
Ma non sarà uguale per tutti: le percentuali saranno differenziate in base alle diverse fasce di reddito.
La copertura dell’inflazione al 100% è garantita unicamente per quanti percepiscono un assegno previdenziale che non superi quattro volte l’importo minimo, ossia 2.101,52 euro lordi al mese.
Successivamente si scende a queste percentuali:
- 85% per i trattamenti tra 4 e 5 volte il minimo. Stiamo parlando degli importi fino a 2.626,90 euro;
- 53% tra 5 e 6 volte il minimo. Quindi per gli importi fino a 3.152,28 euro;
- 47% tra 6 e 8 volte il minimo. Pensioni fino a 4203.04 euro;
- 37% tra 8 e 10 volte il minimo. Assegni fino a 5.253,80 euro;
- 32% oltre 10 volte il minimo, che coinvolge quanti percepiscono più di 5.254 euro lordi.
Bonus pensioni minime
Per le pensioni minime, oltre alla tredicesima, è previsto un bonus da 155 euro.
In questo caso è un’erogazione supplementare all’assegno previdenziale che è pari a 154,94 euro, che viene riconosciuto a quanti percepiscono un importo complessivo inferiore al trattamento minimo:
sostanzialmente sono quanti percepiscono meno di 7.327,32 euro all’anno. E che si trovano in particolari situazioni reddituali.
Questo particolare bonus viene erogato a quanti ricevono delle pensioni Inps, con l’esclusione di chi riceve:
- trattamenti assistenziali (pensioni e assegni sociali, prestazioni agli invalidi civili); delle pensioni dei dipendenti degli enti creditizi;
- trattamenti previsti per i dirigenti d’azienda e quelli non aventi natura di pensione.
A dicembre niente addizionali
A essere sinceri, questo non è un vero e proprio aumento, ma rispetto agli assegni previdenziali dei mesi precedenti a dicembre non verranno applicate le addizionali comunali e regionali, che sono state dilazionate nel corso dei mesi precedenti.
Il fatto che queste imposte non vengano addebitate, fa aumentare l’importo della pensione.
Le date di pagamento della tredicesima 2023
Quando verrà pagata la tredicesima?
Per quanto riguarda le pensioni, l’invalidità civile e l’assegno sociale verrà erogata il primo giorno bancabile del mese.
Ossia venerdì 1° dicembre 2023. Chi dovesse ritirare l’assegno direttamente in posta, ovviamente dovrà rispettare i turni previsti in base alle iniziali dei cognomi.
Dipendenti privati
Discorso diverso, invece, per i lavoratori. Nel settore privato la data di pagamento della tredicesima varia e seconda di quanto è stato stabilito attraverso la contrattazione collettiva. Solo per fare degli esempi, per il Ccnl Commercio dovrà essere versata entro il 24 dicembre, anche se il datore di lavoro può anticipare il versamento. Il Ccnl Metalmeccanici prevede che il versamento venga effettuato in occasione delle feste natalizie.
Ad ogni modo la tredicesima dovrà arrivare prima della vigilia di Natale.
Dipendenti statali
A fissare la data del pagamento della tredicesima per i dipendenti statali è il Decreto Legge 350/2001. Per gli insegnanti delle scuole materne ed elementari il pagamento viene effettuato il 14 dicembre, per gli insegnanti supplenti temporanei il 16.
Il personale delle direzioni provinciali del Tesoro la ricevono il 15 dicembre, mentre tutti gli altri dipendenti pubblici la ricevono il 16 dicembre.