Contratto bancari, a quanto ammonta l’aumento per tutti gli inquadramenti
Alla fine l’accordo c’è stato. L’Associazione Bancari Italiani e le principali sigle sindacali sono riuscite a garantire per il prossimo anno il rinnovo dei contratti per l’organico bancario di Intesa Sanpaolo. Con tanto di aumento annuo lordo nella busta paga, come già richiesto da mesi dalle parti sociali.
Ma la cifra non riguarderà tutti i lavoratori del settore. Come stipulato nell’accordo di rinnovo tra sindacati e ABI-Intesa, solo alcuni godranno dell’aumento, che anzi cambia da inquadramento a inquadramento (impiegato, quadro, dirigente…).
ABI, siglato l’accordo di rinnovo per i bancari
Come riportato sul documento ufficiale dell’accordo di rinnovo, FABI, FIRST-CISL, FISAC-CGIL, UILCA e UNISIN hanno siglato l’accordo con ABI e Intesa Sanpaolo per il rinnovo dei CCNL “per i quadri direttivi e per il personale delle aree professionali dipendenti dalle imprese creditizie, finanziarie e strumentali“. L’intesa riguarda 270.000 bancari.
Tra le principali novità, oltre allo stipendio, si segnala la modifica all’articolo 104 del CCNL, relativo all’orario settimanale, confermato a 37 ore e 30 minuti. Ma si potrà beneficiare di un orario a 36 ore settimanali in due modalità:
- settimana a 4 giorni, da 9 ore al dì;
- settimana a 6 giorni, da 6 ore al dì.
Sarà possibile avere la settimana a 36 ore solo se pianificata a turni e se prevede la domenica come giorno lavorativo.
Altra novità è la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori “[…] alla vita delle imprese nelle sue diverse forme [che] contribuisce alla produttività del lavoro, al miglioramento dell’ambente lavorativo e allo sviluppo anche sociale.“, come riportato all’articolo 4. Si provvederà infatti ad adottare:
“[…] forme di partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori per contribuire alla gestione del cambiamento e/o per promuovere il benessere sui luoghi di lavoro e un ambiente di lavoro inclusivo […]”.
A quanto ammonta l’aumento per tutti gli inquadramenti
Ma la vera novità nel nuovo accordo bancario sono gli aumenti previsti alla scadenza del contratto. Scaduto dal 31 dicembre 2022, con il rinnovo sono previsti aumenti mensili per tutti gli inquadramenti del comparto bancario, che vanno da un minimo di 304,14 euro fino a 584,50 euro. Ma non al mese: le cifre citate poco fa riguardano l’incremento complessivo previsto nel quadriennio 2023-2026, col grosso dell’aumento nello scatto del 1° luglio 2023.
Andando a vedere nel dettaglio, quasi il 55% dell’aumento è dettato dall’incremento mensile previsto già da quest’anno. In questo caso, si va dai 174,79 euro dell’Area Unificata (AU) fino ai 250 euro dell’Area Professionale 3a di quarto livello (AP 3a), fino al Quadro Dirigenziale di livello 4 (QD 4), che porta a casa 335,92 euro al mese.
Per gli aumenti invece dal 2024 al 2026, l’incremento sarà sempre più esiguo. Nel caso dello scatto del 1° settembre 2023, si va dai 69,92 euro per l’AU fino ai 100 euro per l’AP 3a di quarto livello. Sempre il QD 4 avrà l’aumento più alto, pari a 134,37 euro.
Per quello del 1° giugno 2025, si va dai 34,96 euro per l’AU fino ai 50 euro per l’AP 3a di quarto livello, mentre il QD 4 avrà 67,18 euro in più. E infine, per lo scatto previsto dal 1° marzo 2026, si va dai 24,47 euro per l’AU fino ai 35 euro per l’AP 3a di quarto livello. Mentre per il QD 4 l’aumento sarà di 47,03 euro.
Per quanto riguardano il bonus una tantum per gli aumenti non erogati tra il 1° luglio 2023 e il 30 novembre 2023, l’AU riceverà un incremento di 873,95 euro, mentre l’AP 3a lo avrà di 1.250 euro. Sempre il QD 4 otterrà il massimo, pari a 1.679 euro.
Sempre facendo riferimento all’articolo 20 del nuovo accordo, nelle nuove tabelle economiche per il comparto bancario si fa riferimento anche agli aumenti dello stipendio lordo con lo scatto di anzianità. I Quadri Dirigenziali di livello 3 e 4 avranno uno scatto di 95,31 euro, mentre tutti gli altri livelli lo avranno di 41,55 euro. Meno che l’Area Unificata, che lo avrà solo di 29,07 euro. In soldoni:
- lo stipendio del QD 4 passerà da 4.911,48 euro lordi (luglio 2023) a 5.160,06 euro (marzo 2026);
- lo stipendio del AP 3a di quarto livello passerà da 3.156,90 euro lordi (luglio 2023) a 3.341,90 euro (marzo 2026);
- lo stipendio dell’AU passerà da 2.350,10 euro lordi (luglio 2023) a 2.479,45 euro (marzo 2026).
Più soldi per l’occupazione bancaria
Nota particolare va fatta sull’articolo 5, che va a precisare l’erogazione di importi extra per l’assunzione di nuovi lavoratori nel comparto bancario. Questo avverrà grazie al Fondo per l’Occupazione, disposto dall’arti.34 del CCNL 19 dicembre 2019.
Dal 1° gennaio 2024, l’importo passa infatti dai 2.500 euro convenuti precedentemente a ben 3.500 euro, “per ciascuna lavoratrice/lavoratore che venga assunto“. Ma solo “con contratto a tempo indeterminato, ivi compreso l’apprendistato professionalizzante.“. E che si trovi nelle seguenti condizioni:
- giovani disoccupati fino a 36 anni (prima era fermo a 32 anni);
- disoccupato di lungo periodo in CIG o in mobilità (nessun limite d’età);
- donne,
- persone con disabilità,
- lavoratrici/lavoratori nelle regioni del Mezzogiorno con più elevati tassi di disoccupazione (soprattutto giovanile).
Il bonus aumenta del 20% nel penultimo caso, mentre per l’ultimo può arrivare fino a 4.500 euro, se non a 5.500 euro nel caso di sede di lavoro sita nella stessa provincia di residenza. Nel caso di stabilizzazione, o assunzione, si potrà beneficiare degli importi citati sopra anche per contratti diversi, come a progetto, a termine, a somministrazione.
Ma non andranno ai lavoratori. Come precisato al comma 9, il Fondo erogherà alle imprese gli importi, a patto di non attivare riduzioni di organico, e in assenza di licenziamenti per giustificato motivo oggettivo nei dodici mesi successivi all’assunzione. Tali prestazioni dureranno fino a 18 mesi.