Fine mercato tutelato: cosa succederà alle bollette
La fine del mercato tutelato coinvolge la bellezza di dieci milioni di clienti. A gennaio terminerà definitivamente quello del gas, mentre ad aprile sarà la volta dell’elettricità.
L’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha deciso di non prorogare il mercato a maggior tutela: all’interno del Decreto Energia non è stata inserita alcuna proroga.
Dal prossimo anno, quindi, entrerà in vigore la normativa prevista dalla Legge n. 124/2017.
Dal 2024 entra in vigore, quindi, il mercato libero: termineranno i servizi di maggior tutela previsti dall’Arera.
È bene sottolineare, però, che il passaggio sarà graduale ed i clienti non verranno lasciati completamente in balia delle onde.
Il legislatore ha previsto, sostanzialmente, un paracadute, introducendo un servizio a condizioni Placet.
Verranno introdotte, in altre parole, tutele intermedie che permetteranno a quanti non hanno fatto ancora il passaggio al mercato libero di entrarvi lentamente, accompagnati dall’Arera.
Continueranno ad esservi anche le tutele per i clienti vulnerabili.
Tra questi vi rientrano le persone con più di 75 anni, quanti stanno percependo i bonus, i disabili e quanti stanno abitando in strutture post calamità.
Tra i soggetti vulnerabili rientrano anche i malati che devono utilizzare apparecchiature salvavita e quanti siano residenti nelle isole minori, che non sono interconnesse con l’elettricità.
Cosa accadrà con la fine del mercato tutelato
Cosa cambia, sostanzialmente, con la fine del mercato tutelato? E, soprattutto, cosa si devono aspettare i consumatori dal prossimo anno?
Con il mercato a maggior tutela a definire il prezzo di luce e gas è direttamente l’Arera.
Nel mercato libero, invece, a definire i prezzi e le condizioni contrattuali sono direttamente i gestori.
Come riferimento di base, per i prezzi, viene preso il mercato energetico all’ingrosso.
In alcuni casi possono essere praticati sconti o strategie commerciali, che possono determinare il blocco dei prezzi per un periodo di dodici o ventiquattro mesi.
Sono previste, inoltre, tariffe variabili a seconda dell’orario, dei premi fedeltà e altri tipi di scontistica.
Le tutele per i clienti non termineranno dal giorno alla notte.
I gestori non hanno la possibilità di modificare il prezzo senza un preavviso di tre mesi.
E all’interno delle bollette devono essere contenute alcune informazioni obbligatorie. In caso di distacco devono seguire alcune procedure dettate dalla normativa.
Cosa succede alle bollette se non si alcuna scelta
Cosa accadrà alle bollette nel caso in cui non venisse effettuata alcuna scelta? Questi clienti finiranno nel servizio a tutele graduali.
Questo particolare regime durerà per un periodo massimo di tre anni ed il gestore potrebbe cambiare in ogni caso.
Per quanto riguarda il gas, il regime tariffario potrebbe diventare più caro rispetto a quello applicato oggi.
Non è detto, comunque, che questa situazione si verifichi realmente, perché il mercato libero ad oggi ha presentato valori inferiori rispetto a quello tutelato.
Ricordiamo, infatti, che le offerte Placet – nelle quali si entra nel momento in cui viene attivato il servizio a tutele graduali – sono a prezzo libero, ma le condizioni sono equiparate a quelle della maggior tutela.
In altre parole Arera fissa le condizioni contrattuali, al venditore spetta la libertà di decidere il prezzo. L’accordo si rinnova ogni dodici mesi.
Mercato libero: come scegliere l’operatore
I clienti hanno la possibilità di scegliere l’operatore in qualsiasi momento.
Per poter fare la scelta più consona alla propria situazione e ai propri consumi, Arera ha messo a disposizione il sito ilportaleofferte.it, sul quale è possibile effettuare un confronto semplice ed affidabile tra le offerte di luce e di gas.
In questo momento i contratti variabili garantiscono prezzi inferiori. Questa situazione non è detto che venga confermata nel corso del 2024.
Per verificare quale sia la reale convenienza di un’offerta è opportuno avere sottomano la bolletta e vedere quale costo ha la componente energia al kilowattora per l’elettricità e al metro cubo per il gas.