Rc Auto, arriva la stangata per gli automobilisti
Quanto arriverà a costerà l’Rc Auto? Sempre di più e a certificarlo, questa volta è l’Ivass, ossia l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazione, secondo il quale, nel corso del mese di ottobre l’aumento sarebbe stato di 388 euro, pari ad +7,9% su base annua in termini nominali. In termini reali, invece, l’aumento si attesta ad un +6,2%.
A scagliarsi contro questi aumenti ci hanno pensato le associazioni dei consumatori, che li definiscono inaccettabili ed ingiustificati. Ma entriamo nel dettaglio e vediamo di quanto sono aumentate le Rc Auto.
Rc Auto, crescono i prezzi
A mettere nero su bianco l’ammontare dell’aumento della Rc Auto è stato l’Ivass, che ha messo in evidenza che i consumatori, nel corso del mese di ottobre, devono pagare 388 euro in più. Siamo davanti ad un aumento, su base annua, del:
- 7,9% in termini nominali;
- 6,2% in termini reali.
Rincari che non risultano essere uguali in tutta Italia. Il differenziale di premio è pari a 239 euro tra Aosta e Napoli: un importo che è stabile su base annua. A pagare di più sono gli automobilisti del Centro, dove il premio effettivo è pari a 424 euro e al Sud, dove si spendono mediamente 413 euro.
Entrando un po’ più nel dettaglio, la provincia nella quale si sborsa maggiormente per assicurare l’automobile è Napoli, dove il costo è pari a 556 euro. Tra le più care ci sono anche:
- Roma: 435 euro;
- Torino: 418 euro;
- Milano: 376 euro.
Intorno alla metà del 2021 i costi delle Rc Auto hanno registrato una leggera flessione. Ora, però, il trend ha subito una netta inversione di tendenza come dimostra il grafico sottostante.
Cosa sta accadendo alle polizze
Importanti considerazioni sull’andamento del mercato dell’Rc Auto sono arrivate lo scorso luglio da Maria Bianca Farina, presidente dell’Ania, che nella relazione annuale ha spiegato che nel 2022 i premi hanno segnato un ulteriore calo, tanto che nell’arco di dodici mesi si è sostanzialmente ridotto il divario dei prezzi rispetto alla media europea, passando da 213 euro del periodo compreso tra il 2008 ed il 2012 a 40 euro del 2022.
Nel nuovo anno, però, stando ai dati di Ivass si sono registrati degli aumenti. Maria Bianca Farina aveva sottolineato che si sta entrando in una nuova fase: nel 2022 le imprese assicuratrici per ogni 100 euro di premi incassati ne hanno dovuti pagare 108 per il risarcimento dei danni e per sostenere le spese.
Gli aumenti della frequenza e del costo medio dei sinistri hanno determinato nel primo trimestre di quest’anno un rialzo del premio medio pagato dagli assicurati, rialzo peraltro di entità molto contenuta rispetto all’andamento dell’inflazione – ha spiegato Maria Bianca Farina -. L’inversione del trend di lungo periodo evidenzia però, chiaramente, la necessità di riforme organiche del sistema che lo rendano sostenibile nel lungo termine.
Rc auto: una stangata in arrivo
Il Codacons ha già avuto occasione di puntare il dito contro l’impennata dell’Rc Auto, che determinerà una vera e propria stangata da 910 milioni di euro su base annuale a carico dei consumatori.
Secondo l’associazione, l’aumento dei prezzi delle Rc Auto a 388 euro ad ottobre determina un aumento di 28 euro a polizza rispetto allo scorso anno. In Italia, secondo l’ultimo dato fornito proprio dall’Ivass, circolano 43 milioni i veicoli assicurati. Di questi 32,5 milioni sono delle automobili: in termini economici la stangata è di 910 milioni di euro.
Si tratta di un segnale pericolosissimo per i consumatori – spiega Carlo Rienzi, presidente Codacons -. Questo perché se da un lato gli automobilisti hanno l’obbligo di assicurare la propria autovettura, dall’altro le compagnie di assicurazioni non devono sottostare ad alcun limite tariffario e possono aumentare a proprio piacimento le tariffe ai clienti. Per tale motivo, a fronte dei nuovi dati Ivass, chiediamo oggi un intervento urgente del Governo perché adotti misure tese a limitare lo strapotere delle imprese assicuratrici e limitare l’escalation dei prezzi dell’Rc auto.